Simone Vitta «Di certo non voglio diventare il ...

Vorrebbe una famiglia numerosa? «Non so. Voglio avere dei figli, ma non ora perchè sono troppo impegnato. Quando si hanno dei figli, è bello anche poterli vedere. Dovremo aspettare qualche anno». E sarà un bravo padre? «Non saprei. Vedremo, penso di potermela cavare». Cosa ricorda del passaggio dalla McLaren in Ferrari? «Non granchè dei primi test e della prima esperienza. Era tutto elettrizzante e nuovo. È stato un anno divertente. Certo, ci sono state anche delle delusioni, ma sono inevitabili quando si affronta un'esperienza nuova. Ci provi, ma a volte non sai con esattezza cosa devi e non devi fare. È stata una stagione più che positiva per il team. Mi sono trovato bene alla Sauber. Subito dopo sono passato alla McLaren, dove sono rimasto per diversi anni. È stato un bel periodo, anche se ci aspettavamo risultati migliori. Infine, il passaggio alla Ferrari. È stata la miglior chance che abbia avuto finora. Ho vinto la prima gara, con sei successi a fine stagione e il mondiale. Inoltre, mi piace lavorare in Ferrari: c'è una bella atmosfera. Mi fanno fare quello che voglio e lavoriamo bene insieme. Mi trovo bene, è senza dubbio l'esperienza migliore tra quelle che ho fatto in Formula 1. Da questo punto di vista riesco a godermi la Formula 1 più di quanto abbia fatto in precedenza». Cosa ha pensato la prima volta che si sei ritrovato solo dopo aver vinto il Mondiale? «Ero molto contento perch? finalmente avevo ottenuto quello che sognavo da sempre. È stata una sensazione stupenda. Lì da solo pensi a tutti gli anni che ci hai messo per arrivare a quel punto. È stata una sensazione unica, intensa, visto anche il modo in cui ho vinto». Montezemolo ha detto che la frase più lunga che le ha sentito pronunciare è stata: «Sono molto contento di guidare una Ferrari». «No, non è proprio così. Credo ce ne siano state di più lunghe. Siamo in ottimi rapporti. È una persona molto alla mano. Sa essere duro quando è necessario, ma anche molto amichevole e giusto con tutti. È molto gentile, come tutti in Formula 1, o meglio in Ferrari. È una brava persona». Pensa di piacere alla gente? «Non saprei, chiedetelo a loro. Non mi interessa in modo particolare. Sicuramente ci saranno persone alle quali piaccio e persone alle quali non piaccio, ma non credo si possa per forza essere simpatici a tutti, quindi faccio quello che voglio e se non piaccio alle gente, pazienza. Non è un problema mio». Prossimi obiettivi? «Di certo non voglio diventare il pilota più vecchio della Formula 1, mi fermerò prima. Voglio ottenere buoni risultati e vincere il maggior numero possibile di gare e mondiali. Non mi sono prefisso di infrangere il record di altri piloti o di restare in Formula 1 più di chiunque altro. Lo farò finchè sarà una bella esperienza e mi piacerà. Il giorno in cui non dovessi più divertirmi, mi fermerò». Ma intanto c'è un altro titolo mondiale da vincere: la Ferrari è pronta, Kimi anche.