La premiata ditta Rocchi-Pandev
I due giocatori hanno firmato oltre il 60% dei gol messi a segno dalla squadra, hanno contribuito con le loro reti in maniera decisiva griffando cinque delle sei vittorie conquistate in questo campionato dalla Lazio. Delio Rossi ha deciso di confermarli anche ieri, quando tutti davano per scontata la presenza di Rolando Bianchi dal primo minuto. Il tecnico ha scelto ancora una volta la coppia che nella passata stagione ha trascinato la Lazio fino ai preliminari di Champions League, per portarla poi - dopo la doppia sfida con la Dinamo Bucarest - di diritto nella maggiore competizione continentale all'inizio di quella attuale. Ancora una volta l'allenatore non ha potuto rinunciare ai due attaccanti, al bomber veneziano dal costante rendimento sotto porta e al rifinitore virtuoso, che quando si illumina d'immenso diventa decisivo in ogni occasione. Anche ieri Tommaso Rocchi ha firmato una doppietta, la seconda dall'inizio del campionato dopo quella contro il Cagliari. Due gol dal dischetto, con il desiderio feroce di mettere dentro il pallone anche quando - allo scadere - Rolando Bianchi si è candidato per calciare il secondo rigore della partita. E l'attaccante sembra avere un feeling particolare con l'impianto del Foro Italico. In campionato ha segnato soltanto allo stadio Olimpico: sette gol in casa e uno in «trasferta» considerando - come da calendario - il derby di andata. Il giocatore macedone ha vissuto un'evoluzione professionale importante da quando c'è Rossi sulla panchina della Lazio. Con il gol realizzato ieri è arrivato a quota nove reti, senza mai calciare un rigore. Senza le realizzazioni dagli undici metri ha firmato gli stessi gol del fiorentino Adrian Mutu, due reti in più di Ibrahimovic, una in più di Totti e Del Piero. Rocchi ha segnato gli stessi gol del celebratissimo Kakà. Due attaccanti così è bene averli dalla propria parte: Rossi può dormire sonni tranquilli.