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La Roma delude Spalletti «Pensavamo alla coppa»

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«Sì, stasera abbiamo dimostrato di non essere al top, bisogna accertalo perché abbiamo fatto quello che si poteva. Nel primo tempo siamo stati lenti e prevedibili, poi nella ripresa abbiamo fatto meglio ma la Juve si è coperta e difesa molto bene». E nella testa dei giallorossi c'era inevitabilmente il Real Madrid che domani sbarcherà a Roma per giocare martedì sera l'andata degli ottavi di Champions League. Anche i madridisti sono stato sconfitti in campionato, ma Spalletti fa spallucce. «Non mi fa piacere che il Real abbia perso. Poi hanno preso due gol di testa e non è proprio la nostra specialità. Comunque non gioisco delle sconfitte altrui. Stasera si è visto che qualcuno ci pensava eccome a quella partita e ci può anche stare. Se sbagli quel tipo di partite, puoi compromettere seriamente una competizione importante come la Champions League alla quale tutti teniamo». Non sa ancora cosa «inventare» per la sfida di Champions anche perché non è ancora chiaro che Real arriverà a Roma. «Bisognerà vedere che uomini metteranno in campo, nelle ultime partite hanno giocato con un 4-3-3 e un centrocampo di sostanza, molto folto, fatto di uomini che sanno benissimo ripiegare e dare manforte». La rincorsa all'Inter capolista è seriamente compromessa, ma Spalletti non alza bandiera bianca. «Un professionista ci deve credere fino in fondo, almeno fin quando la matematica non dice che è finita. Certo, loro in questo turno hanno messo una seria ipoteca sullo scudetto, ma non hanno ancora scritto la parola fine». Parola «pesante» da scrivere e se la Roma continuerà ad avere un Totti così, la strada sarà ancora più in salita. «Lui non mi preoccupa» chiude seccamente che poi spiega l'esclusione di Vucinic. «Ha avuto un problema in settimana e nell'ultimo allenamento non era a posto. Viste le partite che abbiamo da giocare ho preferito non rischiarlo». Tiz. Car.

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