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Avanti senza pensare al Real

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Evento naturale in presenza degli appuntamenti internazionali che chiamano a raccolta tre grandi protagoniste del campionato, l'unica novità rappresentata dalle poche ore di riposo in più accordate all'Inter. La capolista in campo alle quattro del pomeriggio al Meazza contro quel Livorno che lo stadio milanese aveva appena lasciato indenne, nella serata dell'ennesimo sberleffo del destino a un grande come Ronaldo. Nonostante il buon momento dei toscani, facile che l'Inter possa trovarsi a più undici quando la più diretta rivale dovrà affrontare una sfida nobile per storia e tradizione come la trasferta in casa della Juventus. Buon intermezzo, a completezza della maratona televisiva, il viaggio del Milan al Tardini di Parma, insomma c'è spazio anche per nuovi scenari in quella che è ormai un'affollata rincorsa all'Europa che conta. Logico che richiami attenzione particolare lo scontro dell'Olimpico torinese, dove la Roma torna dopo l'anno sabbatico imposto alla Juve dalla retrocessione a tavolino. Tuttora protesi verso un improbabile, ma non impossibile aggancio alla vetta, i romanisti devono però guardarsi dalla rincorsa dei rivali a quel secondo posto che rappresenta un traguardo prestigioso, anche in termini economici. Se il livello tecnico della Roma resta comunque superiore anche a quello non trascurabile degli juventini, l'onere della trasferta per la schiera di Spalletti è rappresentato dall'inevitable riferimento alla visita del Real Madrid, mentre gli avversari possono dedicarsi esclusivamente all'impegno più immediato. Dovrà essere abile Spalletti, ieri bravo in conferenza stampa nei richiami alla ragione, a dosare l'inevitabile tensione e anche ad amministrare le forze senza rivoluzioni, ma il fascino della sfida non consente comunque la minima vacanza mentale.

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