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Primo round tra Abete e Donadoni sul rinnovo del contratto

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E l'auspicio è che arrivi un «sì». In questo primo incontro al commissario tecnico non è stato sottoposto un documento scritto, ma un ragionamento basato su fiducia e buon senso. Premesso che nei suoi confronti la prima non manca, si ritiene però opportuno procedere non dimenticando il secondo. La Federcalcio vuole evitare di far sottoscrivere a Donadoni un accordo di due anni al buio che, in caso di debacle azzurra al torneo in Austria e Svizzera, potrebbe essere contestato, a cominciare dal Consiglio federale. E si sottolinea che mai, negli ultimi decenni, la Figc si è trovata nella spiacevole condizione di esonerare un tecnico. Per questo è stato spiegato che il prolungamento del rapporto, in scadenza il prossimo giugno, lo si vorrebbe legare ad un obiettivo minimo, al raggiungimento di un risultato ad Euro 2008. Quale? In via Allegri si aspettano la semifinale. Fiducia sì insomma, ma non blindata ed incondizionata. A Donadoni è stato comunque espresso l'apprezzamento per il lavoro svolto. Riconoscendogli come, dopo l'avvio stentato nelle qualificazioni, abbia saputo dare un'identit… ben precisa alla squadra. Ora bisogna aspettare la risposta del ct. Prima di ieri, parlando di rinnovo, Donadoni non aveva mostrato entusiasmo all'idea di firmare un contratto in cui fossero inserite delle clausole, di vincolare la sua permanenza al conseguimento di un traguardo prestabilito.

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