Fabrizio Fabbri Il viso ...
«Mi metto al servizio dei miei compagni e della squadra per vincere». Una dichiarazione che fa certo felici in tifosi. Cosa può dare alla Virtus? «Non ho paura di sacrificarmi, mettendo il gruppo al centro dell'attenzione. Io sono in Europa per cercare di migliorare». Tecnicamente quali sono le sue caratteristiche? «Come mi diceva sempre il coach chwe avevo al college, nella Pennsylania University, posso e devo alzare il livello del mio basket. In Grecia, nell'Egaleo, ho giocato da playmaekr, ma sono anche un finalizzatore delle azioni, uno a cui piace prendersi responsabilità, così come difendere duro. Sono pronto a dare tutto ciò alla mia nuova squadra». Però nella formazione ellenica lei era il terminale principe delle azioni. Qui sarà diverso. «Lo so. Mi è stato spiegato bene cosa si aspettano a Roma da me. Non sarà certo un problema avere un ruolo diverso da quello che avevo nell'Egaleo». Ha trovato molte differenze nella pallacanestro europea rispetto a quella che era stato abituato a giocare nel college? «Molte. Ci sono mentalità, arbitri e stili di gioco diversi. Ma questo non può che completarmi come giocatore». Conosce qualcuno dei suoi nuovi compagni nella Virtus Roma? «Si, di Hawkins ed Allan Ray ho sentito spesso parlare quando giocavo a Pennsylvania. Anche se ancora non li conosco personalmente». Deluso per non essere stato scelto nell'ultimo draft della Nba? «Francamente no. Non avevo grandi aspettative, anche se giocare tra i pro è un obiettivo». Il suo addio all'Egaleo è stato particolare. Una partita, contro il Panionios, con 30 punti per salutare i suoi ex tifosi. «Mi hanno trattato benissimo fin dal mio arrivo. Quando si è parlato della possibilità di venire a Roma il presidente ha addirittura sentito il parere dei tifosi. Tutti hanno concordato sul fatto che questa sarebbe stata una grande occasione per me. E mi hanno dato l'opportunità di sfruttarla». Esordirà in Eurolega domani a Mosca. «So che in questa manifestazione Roma ha fatto molto bene e che Il Cska è un avversario duro. Non vedo l'ora di poter iniziare questa nuova avventura». A Mosca ci sarà Stefansson, anche se in condizioni non perfette. Non parte Ray: il guaio muscolare lo terrà fuori almeno dieci giorni. Nulla di nuovo per l'arrivo del pivot. Rocca resta la prima scelta, ma bisogna trovare l'accordo economico col Napoli. Per poterlo schierare nelle Top 16 Roma deve chiudere entro le 18 di oggi.