Rabbia e amarezza Lotito resta in silenzio
Nonostante le bocche cucite però non è stato difficile capire la grande amarezza che aleggiava in casa biancoceleste: chi ha incrociato lo stesso Lotito nell'intervallo, con la Lazio già sotto di un gol, spiega di averlo visto infuriato per essere stato spettatore di uno dei primi tempi più brutti della stagione. Per quanto riguarda l'umore dello spogliatoio invece è bastato vedere i volti scuri dei calciatori: l'unico a fermarsi, ma solamente per autografi e foto ricordo con i suoi ex tifosi toscani è stato Rocchi, gli altri a testa bassa tutti dentro il pullman già pronto per fare ritorno nella capitale. Delusi anche i quasi duemila tifosi laziali che coloravano i tre spicchi del Castellani a loro riservati e che hanno cantato a squarciagola per tutta la partita, facendo sentire tutto il loro affetto ad una squadra bisognosa di calore per scalare la classifica in un momento delicatissimo del campionato. Tifosi che qualche ora prima avevano fatto un vero e proprio pellegrinaggio all'autogrill di Badia al Pino per ricordare il povero Gabriele con sciarpe e gagliardetti. A questo punto diventerà fondamentale la sfida di domenica prossima contro l'Atalanta, una partita che la Lazio inizierà a preparare da martedì pomeriggio. Contro i nerazzurri non ci sarà Kolarov che verrà squalificato e considerata anche l'indisponibilità di Zauri, Delio Rossi si troverà nuovamente senza un terzino sinistro di ruolo (in quella posizione dovrebbe giocare Radu, ndr). A centrocampo però torneranno Mudingayi e Mutarelli, da verificare le condizioni di De Silvestri, che potrebbe a sorpresa bruciare i tempi di recupero. Nulla di grave per Berhami. Domani anche Diakité tornerà nel gruppo in pianta stabile. Quasi pronto Meghni.