L'amarezza di Parisse «Sconfitta che brucia»

Soprattutto i loro avanti sono tra i migliori». Le parole del vincitore di giornata non leniscono l'amarezza degli Azzurri. Sergio Parisse, straordinaria la sua prova premiata con il titolo di Man of the Match, fa bene ad essere esigente: «Siamo stanchi di perdere. Se questo avviene con poco scarto e dopo una prestazione complessivamente buona non cambia la sostanza. Sulla nostra pelle resta un'altra cicatrice e l'unica medicina è la prossima vittoria». Molti problemi in touche, fondamentale che a Dublino aveva funzionato alla grande: «Purtroppo in ogni partita si ricomincia da capo e loro sono bravi. Per di più sono stati abilissimi a sporcare tutti i nostri schemi di salto (Lipman e Haskell, raramente puniti dall'arbitro Rolland, entravano sempre nel corridoio, n.d.r.) rendendo difficile lo sviluppo del nostro gioco». Ora il Galles: «Abbiamo due settimane per lavorare. Siamo insieme solo da 15 giorni e abbiamo cambiato molte cose, ci servirà». Mallett non ha gradito alcune decisioni di Rolland che hanno punito Castrogiovanni in mischia chiusa, ma preferisce parlare dei suoi: «Ho detto dall'inizio che, pur sognando di vincere tutte le partite che disputiamo, abbiamo l'obiettivo di essere competitivi fino al termine dei match, e così è stato. Sono orgoglioso di questi primi due match, ora continueremo a lavorare per migliorare. I miei complimenti al capitano Parisse per come sa guidare la squadra». Bortolussi era sotto esame ma è parso in progresso: «Dopo Dublino abbiamo parlato molto con lui e siamo riusciti a dargli fiducia. L'estremo e i mediani sono i giocatori più esposti alle critiche, ci vuole maggiore pazienza». Finale per Mauro Bergamasco, uscito stremato dopo un match di grande sacrificio: «Siamo partiti timorosi e ci siamo creati i problemi da soli. Vediamo scappar via un'altra occasione e questo brucia. Ora abbiamo una settimana di pausa, tempo buono per analizzare cosa non è andato, come la touche. Stiamo cercando l'equilibrio, lo troveremo presto». Ale. Fus.