Tiziano Carmellini [email protected] ...
«Non temo ripercussioni - ha detto ieri il tecnico giallorosso - ma cercheremo di fare attenzione e migliorare per far sì che certe cose non accadano di nuovo». Nessun dubbio su quale sia stato il problema: «Non si può vincere sempre» chiude seccamente il toscano convinto che quello di «Siena può essere un campanello d'allarme in funzione di ciò che si pensa. Se l'attenzione è verso l'Inter non ti puoi permettere di sbagliare, ma se il discorso è più ampio in riferimento al nostro campionato una battuta d'arresto ci può stare». Ma il problema, quello immediato, è la sfida contro la Reggina con un bisogno maledetto di punti prima di affrontare una serie di gare da incubo. Spalletti chiede concentrazione ai suoi. «Sarà una sfida difficilissima, perché più le partite passano, più le squadre coinvolte nella lotta per rimanere in serie A metteranno qualcosa di più in campo. La Reggina ha delle qualità e un allenatore bravissimo». Il tecnico quindi allontana l'ombra della crisi e si tiene stretto la sua Roma che finora ha perso due partite in cinque mesi. «Ci metterei la firma per l'anno prossimo - spiega sorridente il toscano - ma è meglio parlare delle cose che non vanno bene per avere più stimoli. La squadra ha fatto benissimo e io lo so». E per continuare su questa strada ha in mente una Roma molto simile a quella vista finora con poche novità: altro che turn-over in vista del mese di ferro. In difesa dovrebbe tornare Panucci, e sulla mediana Aquilani potrebbe prendere il posto di Pizarro che è anche diffidato: e sabato prossimo c'è la visita alla Juve. In attacco Totti non molla e vuole esserci. «Chi decide? Lui, fa tutto da solo...» dice scherzando sulla volontà del capitano. «Va sempre fatta un'analisi serena - torna serio - mi fanno piacere i suoi propositi, è segno che il ragazzo si sente in condizione, anche se ha molti fastidi. Nel decidere se schierarlo o meno, però, dobbiamo tener presente tutte le opzioni». Il resto dovrebbe essere la solita Roma con Mancini, anche lui diffidato, sulla fascia sinistra del campo (anche se non è da escludere un'alternativa vista l'imminenza della Juve) e con Perrotta a lavorare lì dietro. Basterà avere un'altra testa rispetto a quella fatta vedere al Franchi... altrimenti, addio campionato.