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Vainikolo, il pericolo numero uno

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Nel primo periodo, che si è concluso solo qualche mese fa, Vainikolo è stato una stella della Rugby League, la versione a XIII giocatori dello sport ovale. Dopo un anno a Canberra il giovane originario delle isole Tonga venne acquistato dal club inglese del Bradford in cui è rimasto dal 2002 al 2007. Le sue treccine, che cambiano colore in ossequio a quelli della maglia che indossa, lo impegnano più degli allenamenti. Ci vogliono ore per realizzare le sue acconciature che in cima al suo corpo da guerriero ne aumentano l'impatto terrorizzante. Alto 188 cm. per 112 kg. Vulcano ha firmato 148 mete in 152 partite nella Rugby League divenendone l'immagine indiscussa. Atleta formidabile, non si è fermato nemmeno di fronte a gravi infortuni alle ginocchia:«Leslie è incredibile - ha raccontato il coach del Bradford Mc Namara - per due anni i primi giorni della settimana faceva solo trattamenti e cyclette, poi veniva con noi nei due giorni prima della partita, andava in campo e faceva sfracelli». Alla fine della stagione scorsa Vainikolo ha deciso di compiere il salto nel rugby a XV firmando per i vice-campioni inglesi del Gloucester, la squadra di Bortolami e Carlos Nieto. All'esordio il Vulcano ha stampato in faccia agli avversari del Leeds Carnegie cinque mete(!) senza mostrare problemi di ambientamento. Convocato per l'Inghilterra, sabato scorso è entrato dopo pochi minuti in sostituzione di Strettle ed ha subito propiziato la meta di Flood con un'azione che agita i sonni di Robertson, suo avversario diretto domenica prossima. Calcio alto di Wilkinson a tagliare il campo ed elevazione del Vulcano che ricicla l'ovale per un compagno accorrente. Tra Vainikolo e Robertson ci sono 10 cm. di differenza, speriamo che Mallett ci abbia pensato.

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