Mallett non cambia l'Italia
L'unico cambio dal primo minuto è causato dall'infortunio occorso a Pablo Canavosio, sostituito all'ala da Ezio Galon, utile nel gioco difensivo al piede. Già, il paradosso dell'Italia di Mallett è, per ora, questo: nella patria dei pallonari scarseggiano proprio i giocatori di rugby abili con i piedi. Il ct protegge il lavoro della squadra: «Sto insegnando ad Andrea Masi a giocare apertura. Dobbiamo fare, tutti insieme, un passo alla volta. L'aspetto del kicking-game crescerà con la squadra». Ed allora via libera a Bortolussi con il n.15, unico azzurro in campo affidabile dalla piazzola («resta lui il giocatore con le migliori percentuali in allenamento» - ha chiosato il Mallett), mentre alle ali vedremo Galon e Robertson. Intoccabili i centri Mirco Bergamasco e Canale, così come i mediani Travagli-Masi, la grande scommessa degli Azzurri. Il pack offre più garanzie del caveau di Bankitalia: Sole, la «falce azzurra» Mauro Bergamasco, Parisse, Del Fava, Dellapè, Castrogiovanni, Ghiraldini e Lo Cicero. Questi otto ragazzi ce li invidiano tutti. Maggiori cambiamenti in panchina dove al fianco degli avanti Festuccia, Perugini, Nieto e Zanni siederanno il mediano di mischia Picone, Marcato ed il ventenne Alberto Sgarbi, promettente prospetto nei ruoli di ala/centro. Per l'Inghilterra Ashton, che ha perduto anche il pilone Sheridan, ha deciso di confermare Wilkinson nonostante le critiche per la disfatta con il Galles. Oltre a lui con la maglia della rosa vedremo l'estremo Balshaw dietro ai tre-quarti Sackey, Noon, Flood e Vainikolo. Il mediano di mischia Gomarsall guiderà un pack inedito con Easter, Lipman e Haskell in terza linea, Bortwick e Shaw in seconda e Vickery, Regan e Payne a sopportare l'urto della prima linea azzurra.