
Rino Tommasi MELBOURNE Non vorrei cadere nella vecchia ...

Infatti è molto importante per il tennis aver ampliato il gruppo di vertice nel quale si è inserito con l'autorità che gli deriva, prima ancora che da questo successo, dall'essere giunto, prima dei 21 anni, almeno in semifinale in tutti i tornei dello Slam. Djokovic l'anno scorso è stato infatti in semifinale al Roland Garros ed a Wimbledon e poi in finale a Flushing Meadows. Solo a Parigi ha perso netto da Nadal. Del resto è da tempo che avevo indicato Djokovic come la più credibile alternativa al duopolio Federer-Nadal: si trattava solo di attendere che il sorpasso, o almeno l'aggancio, venisse verificato anche nel quadro di un grande torneo. L'anno scorso il serbo si era già preso la libertà di battere uno dopo l'altro Nadal e Federer nel torneo di Montreal, una prova del circuito Master Series che è l'anticamera dei tornei dello Slam. Sul conto del francese Tsonga, che ha tenuto vivo l'interesse del torneo ed ha evitato che si vuotasse d'interesse e di motivi dopo le sconfitte di Nadal e Federer, c'è naturalmente bisogno di attendere altre verifiche per sapere se a Parigi hanno trovato un altro Noah, per ora hanno solo dimostrato la bontà di una scuola e di una organizzazione tecnica dalla quale, mentre registriamo un'altra deludente prestazione del nostro tennis, abbiamo solo da imparare.
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