Alessandro Austini a.austini@iltempo.it È una da Roma da ...

Totti fa di più: vince due Oscar (miglior italiano e il cannoniere dell'anno), ne consegna uno a Zampagna da presentatore navigato, si fa baciare da Matarrese e conferma che si è messo in testa l'obiettivo più difficile: vincere la Champions. Il tutto con la naturalezza del campione con un futuro nel cinema. «La stagione scorsa è stata la migliore in assoluto per me - confessa il romanista - sono resuscitato e migliorato ancora di più. Non me l'aspettavo dopo un infortunio così grave». Ora che la Roma è più vicina all'Inter in campionato ti aspetti un Totti concentrato solo sullo scudetto e invece lui guarda già oltre: «La Champions League è l'obiettivo mio e della società. Ma sarà difficile, così come sarà complicato vincere lo scudetto visto il rullo compressore che abbiamo davanti. Il prossimo sarà un mese fondamentale per la Roma, dato che ci saranno 4-5 partite impegnative, quasi tutti scontri diretti. Speriamo di non fare come lo scorso...». Ma l'Inter del 2008 fa meno paura e il 27 febbraio c'è il confronto tra le prime della classe tutto da giocare. Per quel giorno Totti ha in mente un'altra sorpresa. «Nella mia carriera manca un gol in rovesciata». Gli chiedono: «A chi vorresti segnarlo?». E lo sguardo furbo di Francesco si rivolge verso i colleghi nerazzuri in platea. L'Inter raccoglie poco nella serata dell'Auditorium milanese, un'anomalia visto il cammino da record tenuto da un anno mezzo. Ibrahimovic è battuto da Kakà, Mancini non entra neanche in «nomination». Così l'unico premiato è Materazzi che ha avuto la meglio su Mexes e Nesta nella categoria difensori. «Se aspettiamo la Roma? Tanto da qui deve passare...» dice il roccioso difensore nerazzurro. Lo sa bene Spalletti che fa di tutto per tenere i toni bassi e intanto si gode il riconoscimento di miglior tecnico, superando Ancelotti e Prandelli. «Visto che votano i calciatori - scherza il tecnico - me lo hanno dato perché sanno che ho abolito i ritiri e li faccio uscire la sera...». C'è anche un tocco di Lazio nella serata. O, meglio, un tocco di nostalgia visto che si tratta di Angelo Peruzzi: a lui la statuetta nella categoria portieri. Anche il Milan fa «tripletta»: a Kakà il riconoscimento come miglior straniero e assoluto, Ronaldo eletto «Campione dei campioni», cioè il migliore del decennio. Roberto Rosetti vince ancora il premio come miglior arbitro, Riccardo Montolivo svetta tra i giovani della scorsa stagione, il premio fair play va alla Fiorentina mentre il giocatore più amato dai tifosi è Gianluigi Buffon, secondo un sondaggio condotto da Sportitalia.