Hawkins trascina la Lottomatica
Ma la Virtus di adesso ha il grande pregio di saper recuperare in tempi ristretti dalle fatiche perché in campo sa divertirsi. E poi nell'attualità c'è lo sfolgorante momento di forma di Hawkins, vero specchio del piccolo capolavoro che Repesa ha fin qui costruito e che ora, in attesa dei due rinforzi, vuole completare. Partita con capitan Tonolli e De La Fuente in quintetto la Lottomatica ha cominciato subito il suo lento lavoro ai fianchi dell'avversario. Biella ha retto per 10', 25-17, ma non ha trovato i rampini per sorreggersi di fronte alla valanga capitolina che in meno di 4' ha prodotto il parzialone di 19-5, con Gagaloudis in regia e Ray in versione assit-man (spettaclare uno dietro la schiena per Gabini), che ha spezzato la partita portando la Virtus avanti 44-22. Al riposo la squadra di Repesa è andata con il più che confortante vantaggio di 20 lunghezze, 55-35, che le ha consentito di gestire senza affanni il prevedibile calo quando le tossine accumulate nella trasferta catalana hanno annebbiato un pò il gioco. Biella ci ha provato, giocando un pò sporco con la consueta complicità di un terzetto arbitrale questa volta al limite del comico, ma il suo sforzo ha permesso di accorciare fino all'86-77. In quel momento Repesa si è affidato ai suoi uomini migliori e tra questi è stato Allan Ray quello che si è occupato di chiudere la pratica mettendosi in proprio e poi scodellando nuovamente un paio di assist al bacio.