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Vincere e poi sperare nell'Udinese

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Inevitabile che si debba pagare dazio alla faticaccia di Genova, in inferiorità numerica su un terreno sabbioso, di quelli che mettono a dura prova la solidità dei polpacci. Non sarà avversario comodo il Palermo, logico spirito di rivalsa, dopo episodi negativi segnati anche da una buona dose di sfortuna, all'origine della caduta interna di fronte al Siena. Probabile che i segnali di crescita denotati con l'ennesimo avvento di Guidolin possano riproporsi di fronte a una rivale prestigiosa come la Roma, chiamata dunque a esprimere al meglio il suo potenziale. Rispetto a Marassi, Spalletti potrà contare su recuperi pesanti, Doni, Pizarro, Perrotta e naturalmente Totti, anche se la festa annunciata per festeggiare il gol duecento di Francesco non promette molto sotto il profilo squisitamente scaramantico. Però dovrà pesare, il tecnico, il debito atletico contratto mercoledì sera e porre rimedio, soprattutto, alla forzata rinuncia a Daniele De Rossi, elemento cardine soprattutto in fase di copertura difensiva. Possibile che a Panucci e Cassetti, martedì soli superstiti per la difesa centrale, sia consentito di tirare il fiato, non è sicuro che Aquilani disponga di energie sufficienti dopo la lunga pausa in campionato, Brighi la naturale alternativa. Ma insomma la Roma ha vissuto ben più disagiate vicende, in fatto di emergenza, magari ci sarà spazio per Cicinho, terzo stipendio dell'organico, fin qui centellinato dal tecnico. Perdere terreno, per l'immediato futuro è evento da scongiurare.

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