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Domenico Latagliata Assenti ce ...

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Meglio però non esagerare con i peana nei confronti dei bianconeri, visto che gli stessi si sono trovati sotto 0-2 nonostante avessero giocato gran parte del match in superiorità numerica a causa dell'espulsione di Burdisso, ingenuo nel fermare in maniera irregolare Del Piero lanciato a rete. Erano così i bianconeri a fare la partita, tenendo il pallino del gioco ma arrivando raramente dalle parti di Toldo: una debole girata di testa da parte di Trezeguet per cominciare, poi una sberla di Iaquinta su punizione con super risposta da parte dell'ex portiere della Nazionale. Poco o nulla da parte nerazzurra, eccezion fatta per una discesa di Solari che non creava però troppe apprensioni a Belardi. Insomma: la Juve macinava a ritmi lenti, l'Inter provava a farsi pericolosa sui calci piazzati e per poco Materazzi non sfruttava un'uscita a vuoto di Belardi. Nel complesso, però, il primo tempo era bloccato al limite del noioso: colpa soprattutto della Juve, poco pronta a far girare la palla e a creare superiorità numerica nonostante la presenza in campo di giocatori di qualità come Del Piero e Palladino, oltre che di punte vere quali Iaquinta e Trezeguet. Siccome però il centrocampo della Signora non propone qualità, difficile attendersi altro. La scintilla che accendeva la partita arrivava nel momento più inatteso, con l'Inter addirittura in nove causa l'assenza dal campo di Solari: Pelè indovinava un assist al bacio per Cruz, Legrottaglie e Birindelli andavano per fiorellini insieme a Belardi e i nerazzurri passavano in vantaggio. La Juve pativa il colpo, arrancava e pareva anche in debito di ossigeno: l'Inter in compenso faceva il pieno di entusiasmo e, dopo avere pensato a proteggersi inserendo Cambiasso per Crespo, trovava il raddoppio grazie a una combinazione Cesar-Cruz. A quel punto la qualificazione era pressoché decisa: una zampata di Del Piero però, con l'Inter momentaneamente in nove, teneva aperto il discorso qualificazione. Sarebbe anche potuto bastare per il morale della Juve, ma il neo-entrato Boumsong saliva in cielo su azione d'angolo e regalava al popolo bianconero un 2-2 insperato. Archiviata la partita, la dirigenza della Juve si è poi rituffata nel mercato cercando di chiudere una volta per tutte la telenovela legata a Tiago, portoghese "pacco" che adesso si è messo anche a fare i capricci. L'ex Lione ieri pomeriggio avrebbe già potuto essere un giocatore del Tottenham, l'unica società disposta a sborsare una decina di milioni di euro: invece il riccioluto portoghese ha storto il naso e fatto presente che avrebbe preferito l'Atletico Madrid. Gli spagnoli però gradirebbero il prestito e la Juve da quell'orecchio non ci sente, visto che i soldi derivanti dalla cessione dell'ex Lione sarebbero utilizzati per comprare Sissoko: possibile comunque che nella notte la matassa sia stata sbrogliata. In quanto a Mellberg, oggi è attesa la decisione definitiva: si va verso il sì immediato.

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