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Vincere il mondiale nell'anno dei Giochi porta bene ad ...

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«È la terza volta che vinco il mondiale nell' anno dei Giochi e c'è stata sempre la medaglia. Speriamo...». A 38 anni (li compirà il prossimo 26 gennaio) l'azzurra si è andata a prendere nelle acque della Nuova Zelanda il quinto oro mondiale in specialità olimpiche (classe Rsx 2006, 2008; classe mistral 1989, 2000, 2004), anche se di competizioni iridate ne ha vinte 10 tra tutte le categorie del windsurf. Nella baia di Auckland ha battuto la padrona di casa Barbara Kendall, chiudendo dopo dieci interminabili regate con due punti di vantaggio sulla rivale. Questo per la Sensini è un mondiale dal sapore particolare, perché arriva nella specialità in cui si gareggerà a Pechino (Rsx). «È bellissimo - dice la campionessa iridata - perché è stato un campionato difficile e perchè abbiamo regatato in tutte le condizioni di vento e di onda. Vincere così ha un significato tecnico notevole, soprattutto a sette mesi dall'Olimpiade». L'analisi della vittoria porta la grossetana a sottolineare un altro aspetto che impreziosisce il successo. «Forse è stato il mondiale più importante per me, perché ottenuto in maniera sofferta e in casa della mia amica e rivale Barbara Kendall che partiva favorita». Il titolo mondiale le dà carica e convinzione, ma l'azzurra, in vista di Pechino, non fa proclami. «A Qingdao si gareggerà quasi sicuramente con vento leggero e allora le avversarie saranno molte e tutte temibilissime. Non ci sarà solo la Kendall. Sarà dura, ma io ci sarò e intanto eccomi qua, con un altro titolo mondiale conquistato». Parla, Alessandra, mentre a Takapuna, nella baia di Auckland è festa: rumorosa e colorata. E a Grosseto sul volto di papà Goffredo compare una lacrima.

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