Alessandro Austini a.austini@iltempo.it Juan fuori un mese, ...
Giusto il tempo di godersi la qualificazione in Coppa Italia e la Roma si ritrova a fare la conta degli infortunati. Con il medico Brozzi, sì anche lui, assente da Trigoria per motivi di salute. Tra i giocatori, il più grave è Juan, colpito duro da Barone mercoledì sera in uno scontro fortuito. Una beffa pensando che il brasiliano non doveva giocare col Torino. Ieri la mazzata per Spalletti dopo gli accertamenti a Villa Stuart: «trauma contusivo distorsivo con lesione di 2° grado comparto esterno collo piede destro e infrazione apice peroneale» recita il bollettino. Tradotto per i profani della medicina, significa che Juan, oltre a una forte distorsione, ha subito una micro-frattura, ora cammina con le stampelle senza appoggiare il piede e potrà tornare in campo tra circa un mese. Meno grave rispetto all'ultimo stop di Totti ma comunque preoccupante. L'obiettivo del difensore diventa automaticamente rientrare nell'andata col Real Madrid, in programma il 19 febbraio all'Olimpico: possibile ma non scontato. Intanto salterà il Catania domani, le due sfide in Coppa Italia con la Samp, la trasferta a Siena, la Reggina e il confronto diretto con la Juve a Torino. Ma i problemi per la Roma iniziano domani. La partita contro i siciliani di Baldini dovrebbbe essere la festa per i duecento gol di Totti - i tifosi preparano magliette celebrative - e proprio il capitano rischia di essere il grande assente. Ieri mattina il responso del termometro è stato impietoso, in serata stava meglio ma oggi salterà la rifinitura. Domani la decisione: vuole esserci a tutti i costi. Anche Taddei è in forte dubbio. In pre-allarme Giuly, che non vuole sentir parlare di scudetto già assegnato all'Inter. «Siamo in corsa su tutti i fronti, anche col Real ce la giocheremo: i miei amici di Barcellona mi hanno chiesto di eliminarlo. Io alla Altafini? Preferisco sempre partire da titolare. Sono contento di aver aiutato Totti a raggiungere il suo traguardo, lui è tra i primi cinque del mondo, sullo stesso piano di Ronaldinho, Messi ed Henry» le parole del francese. Tornando al Catania, Spalletti sarà costretto ad inventare la difesa. Ferrari ha appena recuperato da una distorsione alla caviglia destra e dovrà stringere i denti per giocare al fianco di Mexes. Non curandosi della vicenda contrattuale e dei fischi dell'Olimpico. Con Panucci e Tonetto out, toccherà a Cicinho e Cassetti presidiare le fasce. Andreolli, sempre più candidato all'Oscar della sfortuna, è fuori per un risentimento all'adduttore. De Rossi e Pizarro sicuri titolari in mediana, a Taddei (o Giuly), Perrotta e Mancini toccherà il compito di supportare Vucinic, a sua volta chiamato a trasformare i mugugni dei tifosi in applausi. E l'Inter non aspetta nessuno.