«Con quel gol su rigore ho realizzato un sogno»
..E l'ho fatto nel mio stadio, emozione difficile da descrivere. Eppure c'è stato un momento nel quale ho pensato di non tirarlo quel rigore. Poi mi sono detto che era giusto togliersi subito il pensiero. Ora voglio arrivare a trecento. Una dedica? Sì, a mio cugino Angelo che ha avuto un incidente». Quindi il giallorosso racconta lo sviluppo della serata. «Spalletti mi aveva detto di scaldarmi nell'intervallo, non è stata una mia iniziativa ma sono contento di aver dato la scossa giusta. La squadra ha reagito bene, non era facile. C'è la finale a Roma e non vogliamo lasciarcela sfuggire». Ma non solo Coppa Italila perchè Totti «vola» anche sul campionato, l'inseguimento all'Inter e il nuovo fenomeno del Milan Pato. «È giovane, ha tanto da lavorare, in Italia ci vuole poco a passare dalle stelle alle stalle. Lui ha tante qualità e voglia, è in una grande squadra con un grande tecnico, può crescere bene». Quindi riprende il discorso aperto da Spalletti a Bergamo secondo il quale con due-tre campioni si raggiunge l'Inter. «Con due-tre campioni in più - continua Totti - hai altri obiettivi. Però siamo sempre nelle mani dell'Inter, se loro non perdono non possiamo recuperare, sette punti non sono né troppi né pochi. C'è ancora lo scontro diretto, sono tre partite, cercheremo di stargli dietro». Il tripudio di Totti passa anche attraverso le parole dei suoi compagni. De Rossi è lapidario: «Totti è la storia della Roma. La partita? Un'impresa, ma sapevamo che era possibile». Sulla stessa lunghezza d'onda uno dei migliori in campo: Giuly. «Totti è un campione, è stata una serata magnifica, ho visto una grande Roma». E ci crede anche Spalletti che apre la sua conferenza stampa con i complimenti alla squadra. «Sì, a Totti come a tutti gli altri. Con lui in campo, per quello che riesce a dare, in questo stadio e davanti alla sua gente, è tutta un'altra atmosfera. Il Torino ha fatto bene per sessanta minuti, ci ha creato difficoltà». Replica a Di Michele secondo il quale «Spalletti è il miglior allenatore che abbia mai avuto». «Davide l'ho allenato e, purtroppo, non posso dire la stessa cosa di lui visto che ho allenato anche Totti... Con lui abbiamo raggiunto un traguardo storico per l'Udinese. È un grande calciatore, ha intuito e come tutti gli "estrosi" danno il loro meglio quando sono supportati dai risultati». In chiusura un passaggio su Mancini e sul rinnovo del contratto. «Non deve creargli troppe turbative, perchè uno come lui un contratto come si deve lo trova sempre». Tiz. Car.