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Spalletti usa il bastone «Bisogna fare di più»

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Al capitano in primis. «Totti è andato bene come al solito, ma va stimolato in quel lavoro di sponda che non sempre fa - ha detto il tecnico - se un calciatore fa due gol a partita, ma nelle possibilità ne ha cinque, vuol dire che ha fatto poco. Totti ha qualità importantissime e può dare di più». Polemiche in vista? Non certo dopo una vittoria, però le parole di Spalletti non possono passare inosservate. Il capitano, a un passo dai 200 gol, conferma di non essere al cento per cento. Il piede infortunato continua a tormentarlo. «Spalletti ieri (sabato, ndr) aveva detto che non avrei calciato le punizioni? Non è che ha cambiato idea, al momento ho cercato di calciare perché me la sentivo e sono stato fortunato. Però ho ancora abbastanza dolore, soprattutto quando calcio di collo. Cerco di stringere i denti e andare avanti». Il tecnico sabato dice che Totti è al top, Totti domenica dice di avvertire dolore, ma continua a segnare. Il dolore vero a tutti e due lo procura l'Inter, che continua a vincere. «Le statistiche parlano chiaro. I nerazzurri sono un gradino sopra a tutte le altre - ammette Totti - lo stanno dimostrando da due anni. E noi cercheremo di mantenere il loro passo. Se dovessimo riuscire a prenderle qualche punto, sarebbe meglio. L'importante è aver ristabilito le distanza con la Juve». Spalletti invece sogna di giocarsela alla pari. «Per raggiungere l'Inter ci vorrebbero altri due o tre campioni di livello mondiale, perché io non trovo appunti da fare ai miei calciatori che permettono di colmare le differenze che ci sono». E intanto ritrova il gol di Mancini in campionato che mancava dal derby. «Aveva il veleno negli occhi - chiude Spalletti - cattiveria e volontà. Ma anche lui poteva fare molto di più. Ha mancato due gol all'inizio e sbagliato situazioni di gioco importanti nel finale».

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