Marco Grassi Un Siena ...
Ibra aspetta che Codrea, infortunatosi nello scontro, venga operato a cuore aperto dai sanitari del Siena in mezzo all'area, e poi batte Manninger (che pure aveva intuito). Lo 0-1 è abbastanza ingiusto per poter durare. Al 29' Loria, dopo ampio uno-due con Locatelli, gira dal limite e sfiora il palo. Locatelli è attraversato da pura grazia e al 31' giostra sulla tre quarti, si accentra da destra, elude Chivu e crossa sul palo lontano, dove Frick fa da sponda. Julio Cesar in uscita sfiora soltanto; Maccarone, in mezzo, si tuffa sulla sfera, Cordoba lo anticipa ma entra in rete con tutto il pallone. Il Siena è più bello, ma l'Inter punisce la prima distrazione dei bianconeri: al 46' Jiménez fa un cross impossibile da destra, due difensori di casa inseguono la palla (lasciando solo Ibra) ma si fanno anticipare dal sopraggiungente Chivu, che appoggia proprio allo svedese, il cui assist è buono per Cambiasso che dal cuore dell'area piccola (con un tocco di Codrea) insacca. Nella ripresa Mancini ripresenta in campo Stankovic dopo due mesi e mezzo, e i suoi mettono il punto all'incontro: Ibrahimovic al 7' riceve a sinistra da Chivu, e da 20 metri ha tutto lo spazio e il tempo per controllare ed esplodere una fucilata che va dritta sotto la traversa: 3-1. Il Siena non si arrende, si spende molto e rischia di segnare: al 14' un Locatelli da ovazione smarca di tacco Corvia (neoentrato) davanti a JC, ma l'ex romanista tira sul portiere. Lo stesso Corvia è impreciso subito dopo di testa. Il ritmo cala, l'Inter deve badare solo all'ordinaria amministrazione (ad esempio JC copre bene su Maccarone smarcato - pensa il caso! - da Locatelli al 34'). Al 40' mischia in campo: Materazzi a terra, l'arbitro fa giocare, i senesi non buttano la palla fuori, gli interisti se la prendono ma farebbero meglio a star buoni. Anche perché il Siena sa ancora castigare: al 47' il giovane Forestieri con un gran tiro da fuori firma il 2-3, ma i pochi secondi che restano bastano a Cruz per mangiarsi un altro gol, ma non ai padroni di casa per cercare il pareggio.