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Gelo tra Rossi e Lotito Il tecnico: voglio rinforzi

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La classifica inizia a far paura, il tecnico non ha più voglia di ascoltare le solite promesse. É stato un dopo partita acceso, con l'intervento delle forze dell'ordine chiamate ad allontanare i numerosi tifosi in attesa del presidente Lotito fuori dalla tribuna d'onore, pronti a manifestare tutto il loro disappunto per una situazione che oramai sembra insostenibile. Il deflusso dei tifosi davanti alla tribuna d'onore è avvenuto in maniera tranquilla: Lotito aveva già raggiunto gli spogliatoi evitando, come spesso accade quando la Lazio perde, taccuini e microfoni. Poi il confronto con il direttore sportivo e l'allenatore. Lotito ha abbandonato lo stadio alle 19.43, cinque minuti dopo anche Delio Rossi e Sabatini, accompagnati dal team manager Maurizio Manzini, prendevano la via di casa. «Abbiamo parlato del momento contingente - ha dichiarato il tecnico - la società già conosce il mio pensiero: questo è un organico che va rinforzato, ma sono cose che ho già detto da tempo ai dirigenti». Poi la partita, l'amarezza per l'ennesima sconfitta casalinga, per un rigore inesistente che ha spianato la strada all'avversario. «Siamo partiti bene e dopo il gol del vantaggio avevamo la situazione sotto controllo. Poi il primo episodio negativo ci ha messo in difficoltà». A Rossi non va giù il penalty concesso al Genoa. «Dalla dinamica non mi è sembrato che ci fossero gli estremi per un penalty - spiega il tecnico - gli episodi contrari continuano ad aumentare, anche se non devono rappresentare un alibi. Questa partita lascia il segno: ora dobbiamo pensare solo alla salvezza, ma per svoltare occorre cambiare: nel modo di giocare e nell'atteggiamento perchè andando avanti così non si va lontano. Io, comunque, mi sento allenatore della Lazio. Voglio rimanere nella Lazio ed è nei momenti di difficoltà che vengono fuori gli uomini».

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