Luigi Salomone [email protected] Si riparte, ...
La Lazio va all'assalto perché all'orizzonte ci sono tre trasferte consecutive con il bis a Napoli (la prima in coppa Italia) e la sfida sul campo del Torino. Quindi, servono punti per non rendere drammatici i prossimi impegni e ritrovare un po' di morale in vista della seconda parte della stagione. Di fronte il Genoa che ritrova il figliol prodigo Criscito appena rientrato dalla Juve e si affida al tridente di Gasperini con Rossi, Leon e Borriello. Per l'occasione l'allenatore della Lazio ha convocato solo diciotto giocatori (il giovane Artipoli finirà in panchina). Formazione confermata con il ritorno del 4-4-2 dopo la confortante prova di Palermo. Rossi spiega la decisione di riproporre il vecchio spartito: «Lo abbiamo rinverdito, una squadra deve avere tante alternative anche se non è detto che useremo questo modulo. Quello che conta non è lo schema ma la sua interpretazione». Le novità di oggi sono i rientri di Behrami e Zauri in difesa, Baronio in regia, Mutarelli dirottato a destra e Mauri di nuovo sulla fascia sinistra. In attacco si punta sempre sulla coppia formata da Rocchi e Pandev con Tare in panchina pronto a dare il cambio ai titolari. Rossi spera di ritrovare la vera Lazio: «Sono curioso di vedere come stiamo, se abbiamo riattaccato la spina e sicuramente sarebbe un buon viatico ricominciare con una vittoria. Voglio una squadra che giochi con passione. L'obiettivo? È la parte sinistra della classifica, tutto quello che verrà in più sarà ben accetto ma senza alcun assillo». In difesa schiererà di nuovo Stendardo al centro ma Rossi fa capire che il caso per lui non è chiuso e quella discussione prima della gara contro la Juve rende incompatibili i due personaggi. «Stendardo è un giocatore della Lazio - spiega il tecnico - e se sta bene lo utilizzo. I calciatori devono dimostrarmi le loro sensazioni in campo e non a parole». Appuntamento alle 15 per capire se la Lazio è guarita dai mali che l'hanno colpita nella seconda parte del 2007.