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A un soffio dal botto, clamoroso, il ...

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Deludente Tiago, meglio la ripresa con Marchionni, in ogni caso la sconfitta sarebbe stata immeritata. Oggi, dunque, le altre due del terzetto di testa, Inter e Roma, chiamate alla replica, anche per rendere manifesti gli effetti che la prolungata pausa può avere prodotto. La classifica sembra privilegiare, per livello di impegno, i cannibali milanesi, ospiti di un Siena fermo al terzultimo posto nonostante i progressi palesati con il ritorno in panchina di Mario Beretta. Otto punti in più rispetto ai toscani gratificano l'ottimo incedere dell'Atalanta di Gigi Del Neri, ex scomodo per una Roma che, come ha sottolineato Spalletti, deve pensare esclusivamente a se stessa. Chiaro che un eventuale aggancio al vertice, al momento chimerico, può trovare una base attendibile soltanto in una serie di vittorie che il calendario potrebbe anche promettere, a patto di non concedersi la minima distrazione. Vedremo la squadra della stagione scorsa con Juan per Chivu, i rimpianti stavolta riguardano la panchina orfana di seconde linee importanti, anche se torna Aquilani, ancora poco convinto delle proprie risorse. Compito duro, soprattutto per la solidità dei lombardi, pur costretti a rinunce non irrilevanti, come quelle a Doni e Corazzieri, però la Roma è obbligata a chiedere pieni giri al proprio motore. La bella sfida di San Siro tra Milan e Napoli richiama lontani tempi di gloria, ma va purtroppo citata per qualcosa di allucinante. Come l'appello di tale Salvini, consigliere milanese della Lega Nord, ai tifosi perché sventolino sacchi per l'immondizia all'indirizzo degli ospiti napoletani. Gente così meriterebbe l'estromissione, a calci nel sedere, da qualsiasi contesto civile.

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