Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'ultima scommessa di Fisichella

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Sutil sarà il suo coéquipier e Liuzzi il test driver. Grazie alla presenza di Jarno Trulli al volante della Toyota, nel Mondiale di F1 2008 l'Italia sarà dunque ancora una volta rappresentata dai due piloti che, a dispetto dell'età, restano il miglior prodotto del nostro vivaio. Romano, 35 anni fra pochi giorni, Fisichella ha debuttato in F1 nel 1996 ed ha già disputato 196 Gran Premi, il che gli vale il terzo posto fra i veterani in attività, dietro a Barrichello (253) e Coulthard (229). È un pilota classico, elegante, raffinato ma un po' fragile. Nel corso della sua carriera si è quasi sempre trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, e anche quando si è trovato al posto giusto (la Renault 2005-2006, per esempio) il momento era sbagliato lo stesso, visto che il suo compagno di squadra non solo si chiamava Alonso ma aveva per manager il boss del team, Flavio Briatore. Quasi sempre alle prese con squadre in difficoltà e macchine riottose, «Fisico» ha così finito per vincere soltanto tre corse, un bottino largamente inferiore alle attese di chi ebbe modo di ammirarne da vicino le doti durante alcuni stupefacenti saggi di acrobatico ardimento (nel 1994, quando io ero in Ferrari, venne a provare a Fiorano e prima di esagerare un po' troppo e sfondare una scocca sul guard-rail lasciò a bocca aperta i meccanici della rossa, gente dal palato fino e col pelo sullo stomaco...). «Nei test di Jerez mi hanno impressionato la professionalità e l'impegno della squadra - ha detto ieri Fisichella - contrariamente a quello che molti possono pensare, questa non era l'unica alternativa per me, ma era la migliore. Con una proprietà nuova e un budget importante possiamo fare ottime cose. Mi sento motivato e punto a finire spesso in zona punti». Molto fiducioso, ovviamente, anche il commento di Adrian Sutil. «Sono eccitato del fatto di lavorare insieme a Giancarlo. È un pilota di grande esperienza ed ha guidato per una squadra che ha vinto il campionato del mondo, che può soltanto aiutarci, sia il sottoscritto che la Force India ad imparare e crescere» dice il pilota tedesco. L'augurio di tutti gli italiani è che ci riesca davvero, anche perché, a tardivo e parziale coronamento del suo sogno di adolescente, la sua macchina sarà finalmente spinta da un propulsore Ferrari.

Dai blog