Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Non mi sento nè disoccupato, nè turista. E non è neppure ...

default_image

  • a
  • a
  • a

«Non sono arruginito, a luglio mi rimetto in tuta, questo è sicuro. Mi hanno chiamato per allenare squadre straniere a metà stagione - continua l'ex ct - Tra Inghilterra e Spagna preferirei la Spagna. Per la filosofia, non per la lingua. Ho letto del Bayern ma non mi ha contattato nessuno. Che proposta mi piacerebbe? Di una società tipo la Fiorentina che punta sui giovani italiani. C'è un sacco di roba buona in giro per il nostro paese». Marcello Lippi parla anche del collega Fabio Capello, neo ct dell'Inghilterra: «È una svolta storica per gli inventori del calcio e un ulteriore riconoscimento ai campioni del mondo. Per Capello parla la carriera». Inevitabile l'argomento nazionale e quindi Roberto Donadoni, colui che lo ha sostituito sulla panchina azzurra. «Donadoni è solido e tenace: possiamo vincere gli Europei. Che bello dopo Scozia-Italia veder saltare di gioia giocatori che un anno e mezzo fa hanno vinto a Berlino. Siamo veramente forti e convinti della nostra forza. Donadoni sfortunato nel sorteggio? Questa squadra ha una tale convinzione e sicurezza che non deve soffermarsi sul girone». Infine sul campionato. «I nerazzurri sono destinati a durare - conclude Lippi - perchè adesso formano una squadra compatta. Ma Juve e Roma prima o poi riusciranno ad avvicinarsi. Il 2007 sarà ricordato come l'anno del Milan e di un protagonista, Kakà. In futuro il pallone d'oro toccherà anche a Ibrahimovic».

Dai blog