Alessandro Austini a.austini@iltempo.it Sei mesi al ...
Il discorso vale soprattutto per i due attaccanti, il cui destino rischia di finire all'interno di una busta per le comproprietà. Vucinic è a metà tra Roma e Lecce, i due club si incontreranno presto per risolvere la questione prima del termine ultimo di giugno, ma non sarà facile. A Trigoria non tutti sono convinti di confermare Vucinic, mentre i pugliesi hanno un solo obiettivo: fare cassa. Se è vero che il montenegrino fa gola al Real, allora il Lecce può già mettere in frigo la champagne. La Roma ha speso sette milioni di euro per avere la metà del cartellino, ora non vorrebbe investirne più di cinque per riscattarlo. E il giocatore? Qualche mese fa era convinto che la Capitale fosse il posto più bello del mondo, ultimamente i fischi dei tifosi e la difficoltà ad incidere con continuità negli schemi di Spalletti gli hanno fatto venire qualche dubbio. E non è un mistero che il montenegrino non fosse esattamente il primo nella lista del tecnico quando c'era da acquistare una punta. Al momento nulla è escluso, insomma. Di dubbi ne ha invece molto pochi Mauro Esposito. «Spero che il 2008 - ha detto ieri a Sky - sia migliore rispetto ad un 2007 che per me non è stato molto fortunato. Via a gennaio? Non ci penso minimamente, ho fatto tanto per arrivare qui alla Roma, spero di rimanere fino a giugno». Finora in giallorosso, tra infortuni e intoppi vari, ha collezionato appena otto presenze tra campionato e Champions, solo una da titolare nell'inutile gara col Manchester. E quella sera i fischi sono arrivati anche per lui. Il Cagliari, che detiene ancora la metà del suo cartellino, lo riporterebbe volentieri in Sardegna. La Roma lo aspetterà ancora qualche mese, altrimenti Esposito dovrà richiudere i suoi sogni di gloria in una valigia e ripartire. Discorso diverso per Cicinho che è interamente nelle mani della Roma e ha un ingaggio da «top player», 2,3 milioni a stagione. Ma il brasiliano fatica ad adattarsi al calcio italiano e non ha gradito le scelte di Spalletti che lo ha fatto entrare spesso a pochi minuti dal termine. Pagato undici milioni di euro (nove più due di bonus), ha ancora metà campionato per dimostrare di non essere una «bufala». Ma con Panucci e questo Cassetti davanti sarà dura. Il San Paolo lo riporterebbe volentieri in Brasile, lui ci ha fatto un pensierino. Anche Antunes, Barusso e Pit si giocano la conferma nei prossimi mesi. Il portoghese dovrebbe essere riscattato dalla Roma al prezzo già fissato di 1,2 milioni di euro: entro il 25 aprile va versata la prima delle due rate al Pacos Ferreira. Per Barusso, ora impegnato in coppa d'Africa, andrà discussa la comproprietà col Rimini: i giallorossi puntano forte su di lui per il futuro. Ha molte richieste, ma non dovrebbe cambiare maglia in questa stagione. E Pit? Presto firmerà un rinnovo e poi andrà a fare esperienza altrove.