Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it Lorenzo De Silvestri ...
Tra esaltazione e timidezza Lorenzo De Silvestri risponde al telefono: è a Parigi, a due passi da Notre Dame. Quali sono le sue prime sensazioni? «Mi sento orgoglioso, consapevole di aver raggiunto un obiettivo importante: ripenso ai sacrifici che ho fatto insieme ai miei genitori per arrivare fin qui». Qual è il suo prossimo obiettivo? «Devo mantenermi su questi livelli cercando di migliorare». Dica la verità, questa notizia l'ha proiettata in orbita. «Non nego che un pò di esaltazione c'è, ma al tempo stesso so di dover rimanere con i piedi per terra: i miei genitori non perdono occasione per ricordarmi i veri valori della vita. Loro non mi fanno mai perdere di vista la realtà, e io alleno la mia mente con lo studio». A gennaio si iscriverà all'università: giurisprudenza. «Al termine della mia carriera vorrei restare nel mondo dello sport: procuratore o manager. Ma anche il cronista sportivo non sarebbe male: all'inizio ero orientato su Scienze della comunicazione poi ho scelto giurisprudenza». Il segreto del successo? «Ambizione e umiltà. Sono molto ambizioso ma al tempo stesso so che per crescere è necessaria la giusta umiltà». Un sogno per il 2008? «Andare alle Olimpiadi di Pechino e migliorare la situazione della Lazio». Come può essere salvata la stagione della Lazio? «La ricetta vincente è la compattezza del gruppo: è necessario allenarsi e lavorare con serenità. É questa la strada giusta per migliorare».