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Alessandro Austini [email protected] Tanto amato quanto ...

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Risultato? Cinque gol, qualche buona prestazione, altre da dimenticare e tanti dubbi. Quelli che rimangono nella testa di Spalletti, della società e dei tifosi che iniziano a fischiarlo con frequenza. È veramente lui l'attaccante del futuro? Il bivio della carriera di Vucinic è vicino: entro giugno si deciderà il suo destino. Ora è nelle mani di Roma e Lecce che si dividono il cartellino a metà. C'è pure un osservatore esterno, ma non troppo, il Real Madrid, dove lavora un grande estimatore, nonché connazionale di Vucinic, il direttore sportivo Pedrag Mijatovic. È stato lui stesso, circa un mese fa, ad ammettere l'interesse del club più titolato di Spagna per il centravanti giallorosso. E nelle ultime ore da Madrid confermano che il Real stia pensando seriamente di partire all'assalto di Vucinic. Di sicuro se lo ritroverà di fronte a febbraio in Champions. La Roma si fa i conti in tasca - ha già speso sette milioni di euro per la metà - e si prepara a discutere la comproprietà libera col Lecce sapendo che non sarà affatto una trattativa semplice. Soprattutto se dietro i salentini c'è un club ricco come il Real. Presto il primo incontro con i giallorossi che vogliono risolvere la situazione il prima possibile. Se decidessero di lasciar partire Vucinic potrebbero a loro volta cedere la metà del cartellino a un'altra società. La Fiorentina ad esempio: lì gioca Mutu, obiettivo primario della Roma nel prossimo mercato estivo. Non solo. A Firenze c'è un altro dirigente pronto a scommettere sulle qualità di Mirko, Pantaleo Corvino, che lo portò a Lecce nel 2000. E se fosse proprio Vucinic la carta giusta per convincere la Fiorentina a cedere il suo giocatore più importante? Un'ipotesi complicata ma non impossibile. I discorsi al momento restano slegati. A Trigoria c'è qualcuno che proverà in ogni caso a confermare Vucinic. Sarebbe tra l'altro l'ipotesi più gradita al giocatore che grazie alla Roma sta diventando un vero e proprio idolo nazionale in Montenegro. In questi giorni ha girato uno spot pubblicitario per un'importante gruppo bancario del suo Paese, presto sfiderà da leader l'Italia nelle qualificazioni mondiali. E il caso vuole che nello stesso girone ci sia anche la Romania di Mutu. Il club di Sensi continua a seguire la pista Di Natale, il cui procuratore lascia spalancate le porte per un approdo nella Capitale. «Per Antonio alla Roma ne riparleremo a maggio» ha confermato ieri a romanews.eu Bruno Carpeggiani. Come a dire che il discorso non è affatto tramontato.

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