Fabrizio Fabbri Pensare che ...
A smentire queste parole sono arrivati i fatti, con l'americano del Bronx sempre più protagonista nella Virtus Roma, fino ai decisivi cinque punti insaccati nella vittoria contro il Real Madrid che ha rilanciato la Lottomatica in Eurolega. «I successi sul Panathinaikos e sugli spagnoli, squadre che sono tra le candiate alla vittoria finale, ci hanno dato sicurezza indicandoci quale strada dobbiamo seguire per andare avanti. Ora sappiamo che possiamo battere chiunque». È quindi lanciata anche la sfida a Siena? «Non esistono avversari insuperabili. Tutto dipenderà dalla concentrazione e da un pò di fortuna. Se gli infortuni la smetteranno di tormentarci la nostra qualità crescerà ancora e potremo sfidare chiunque». Era arrivato a Roma accompagnato dalle voci che lo dipingevano come una macchina da canestri. I tifosi e la Virtus hanno invece scoperto un giocatore pronto anche a difendere duro, prendere rimbalzi e servire assist. «A Villanova, dove ho giocato al college, il mio coach ha sempre insistito perché diventassi un giocatore completo. Non si vince con il solo tiro, ma servono anche altre cose». Il suo rapporto con Repesa sembra quello con un papà brontolone, pronto a dare sempre consigli al proprio figliolo. «Con lui ho un'ottima intesa. Mi aiuta molto, dicendomi ciò che devo fare, dove devo migliorare. Ed anche la squadra mi è stata accanto per farmi inserire in questa nuova realtà. Il vostro basket è molto più simile a quello del college piuttosto che a quello della Nba dove tutto è ingigantito. Nella Ncaa e nella pallacanestro europea c'è più difesa e gioco di squadra». Però la Nba è rimasta nella testa di Ray... «Giocare in una squadra importante come Roma, che lotta per il vertice e fa l'Eurolega, mi aiuterà a crescere e farmi maturare per poter tornare un giorno nel campionato professionistico migliorato». In attesa di fare il viaggio di ritorno verso gli Usa ha imparato a farsi amare dal pubblico della Virtus. «Sentire il calore della gente è importante e ci aiuta a dare sempre il massimo». E contro il Real Madrid Ray è riuscito a regalare ai suoi nuovi tifosi il canestro che ha spinto Roma al successo. «Il tiro è una delle mie caratteristiche migliori e non mi pesa prendermi responsabilità quando se ne presenta l'occasione e la squadra decide che sia io a farlo. La Virtus mi ha voluto anche per questo».