Simone Pieretti [email protected] È stato lasciato da ...
Stagione deludente, figlia di un mercato fallimentare: aveva chiesto rinforzi per affrontare tre competizioni, il presidente gli ha affidato un organico inadeguato. Oggi quell'organico inizia ad essere fiaccato nelle energie, stressato dal punto di vista psicologico. Rossi prova a resistere, tra giocatori che sgomitano per giocare e dirigenti pronti a metterci la faccia sol quando si vince. «Riesco a dare il meglio di me solo quando mi sento stimato». La frase del tecnico - di per se - sembrerebbe scontata, ma racchiude un significato maggiore. Rossi non si sente più stimato all'interno della società: il matrimonio con la Lazio potrebbe finire con una stagione di anticipo rispetto al contratto. «Le difficoltà non sono un problema - ha dichiarato ieri il tecnico in sala stampa - sono sempre stato in difficoltà, non ho mai vissuto una situazione opposta, semplice. Sono un combattente di natura, le difficoltà le metto in preventivo. È un momento in cui le cose non vanno nel verso giusto, chi ha giocato meno può avere qualche malumore, ma è normale, è tutto sotto controllo». L'allenatore di Rimini prova a gettare acqua sul fuoco: Stendardo, per il momento, resta fuori squadra, ma il difensore campano non sarebbe l'unico con la luna storta all'interno dello spogliatoio. Il discorso si sposta sul calcio mercato: in tanti vorrebbero lasciare la Lazio per svincolarsi del contratto moralizzato di Lotito per andare a guadagnare altrove quanto meritano. «Penso che è sempre meglio avere un ciuccio vivo che un dottore morto - continua Rossi - abbiamo fatto anche a meno di giocatori importanti, che hanno ascoltato le sirene di altri club e sono stati accontentati. Ma abbiamo sempre avuto la forza di ripartire, non vedo perchè non dovrebbe essere così anche ora. Sarebbe indecoroso se si buttasse via tutto. Non mi sembrerebbe corretto». Rossi ha un unico timore: quello di perdere quella credibilità professionale costruita con grandi sacrifici giorno dopo giorno. Per questo si aspetta un mercato diverso a gennaio da parte della società. «Conoscevano le mie idee tre mesi prima del termine del campionato: ancora sto aspettando un portiere. Ma non vorrei uno qualsiasi, se devo fare uno scambio di figurine mi tengo quelli che ho».