Paolo Avesani La Coppa per ...
Questa sera (ore 20) al PalaCesaroni di Genzano, i ragazzi di Serniotti affrontano i turchi del Belediyesi, per la gara di ritorno degli ottavi di finale della Cev. Per qualificarsi al turno successivo bisogna vincere, con qualunque punteggio, senza curarsi dei parziali. In caso di sconfitta ci sarebbe il set di spareggio. Ma nel match d'andata, in quel di Istanbul, Savani e compagni, trascinati dagli attacchi di Miljkovic e dal muro di Semenzato, hanno trovato ben poca resistenza da parte della compagine padrona di casa, esplicitando una superiorità tecnica, difficilmente ribaltabile senza particolari sorprese. Il vero avversario di Roma sarà se stessa: la sua capacità di tenere alto il ritmo del gioco, la concentrazione in ogni fondamentale, la tranquillità per usare al meglio le proprie potenzialità. Contro Trento il limite più evidente dei neroverdi, al di là dell'ottima giornata del servizio ospite e delle "randellate" di Kazinsky, è stata la difficoltà a sviluppare al meglio il suo impianto di gioco. Per rimettere le cose a posto e riprendere il filo del discorso, in vista dello scontro di domenica nella tana della capolista Bre Banca Lannutti, la sfida al Belediyesi sembra essere l'occasione migliore. Un'opportunità da sfruttare, ma da non prendere assolutamente sottogamba. «Non dovremmo avere problemi - dice Savani - anche se io diffido degli incontri che si presentano senza difficoltà. La qualificazione al turno successivo non è ancora sicura, anche se all'andata abbiamo fatto un bel passo in avanti. Se avessimo vinto contro Trento - continua lo schiacciatore della MRoma - saremmo arrivati a questa gara con uno spirito diverso. Ma anche in campionato abbiamo ancora grandi possibilità, perché c'è tutto il tempo per recuperare. Quello che conta ora è battere i turchi per proseguire il discorso Cev. Noi giocatori guardiamo con ottimismo il futuro anche perché, a parte qualche piccola eccezione, il torneo non sta raccontando storie di "mostri" o di grandi campioni. Cioè - conclude Savani - i bravi giocatori sono dappertutto, in giro c'è qualche fenomeno, ma anche nella Roma ce n'è qualcuno».