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Il calvario di Totti continua «Sto male ma torno presto»

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Che non era il vero Totti si è capito dopo pochi minuti dal suo rientro: mobilità ridotta e soprattutto paura di calciare in porta. Ieri il terzo stop negli ultimi due mesi, sempre per colpa di quel maledetto pestone rimediato nella sfida con lo Sporting Lisbona il 23 ottobre. «Torino è una tappa importante ma io non ci sarò - spiega Totti - non sto bene, ho un problema al piede. Col passare del tempo spero che si risolva. Salto anche la Samp il 22? Non lo so, valuteremo nei prossimi giorni». Il capitano giallorosso si è allenato regolarmente con i compagni ma il dolore al piede destro è tornato a farsi sentire, nello stesso punto in cui era comparso dopo la ricaduta in allenamento del 22 novembre: l'avanpiede. Benché visibilmente non al meglio, Totti aveva concluso senza problemi le partite con Cagliari e Livorno. Lo stesso non può dirsi per la gara col Manchester. Il freddo o forse la voglia di accelerare il recupero lo avevano fatto penare non poco nei novanta minuti trascorsi in campo. Così ieri ha deciso di fermarsi: inutile giocare sotto infiltrazione e con una condizione ancora deficitaria, meglio tornare quando potrà fare realmente la diffenza. Nei prossimi giorni lavorerà a Trigoria sperando che il dolore stavolta scompaia davvero e che gli consenta di sfidare il suo vecchio amico Cassano sabato prossimo all'Olimpico. «Antonio vuole tornare da noi? Gli hanno già risposto Spalletti e la Sensi - dice Totti - e comunque non è la prima volta che qualcuno si pente di aver lasciato la Roma. Qui si vince poco ma si sta bene e si gioca un bel calcio». Oggi dovranno pensarci i suoi compagni a riprendere il discorso interrotto bruscamente a Livorno, «ma l'Inter non è in fuga - assicura il capitano - è ancora presto. Noi ci saremo fino all'ultimo: l'ho già detto e non torno indietro». In serata ha poi minacciato di querelare il settimanale «Oggi» che lo ritrae in compagnia di un avvenente mora al «Gilda». «È un amica di mia moglie e delle sue sorelle che erano lì con me» dice Totti attraverso il suo avvocato Coppi che ora minaccia la querela. Per consolarsi si rivolge agli amici più fidati: i cani. Quelli che ha aiutato con un'iniziativa benefica per la quale è stato premiato ieri mattina a Trigoria.

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