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Domenico Latagliata Frustrati ...

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Ranieri e la Juventus sanno quello che devono fare: tenere il piede sull'acceleratore e sperare che altri inciampino. E, per accelerare, la ricetta è una sola: adeguare il rendimento fuori casa a quello tenuto finora all'Olimpico di Torino. I numeri parlano chiaro: escluso il derby contro il Toro, peraltro vinto in pieno recupero (1-0, il 30 settembre) e comunque partita a sé in quanto stracittadina, i bianconeri sono tornati a casa con il bottino pieno solo da Cagliari (2-3), seconda giornata di campionato e la gente ancora al mare. «Non mi so spiegare questa differenza di rendimento - ha ammesso Ranieri - una spiegazione logica non c'è: anzi, in teoria avremmo dovuto incontrare più difficoltà giocando in casa nostra contro squadre più chiuse. Piuttosto, guardiamo avanti e pensiamo a come migliorare il nostro ruolino di marcia». A caccia dei tre punti stasera, allora, nel giorno del primo anniversario della morte dei due ragazzini della Berretti scomparsi presso il Centro Sportivo di Vinovo. «Non mi sento frustrato perché l'Inter continua a vincere - spiega Ranieri - mi va bene il ruolo di inseguitore. C'era da aspettarselo, vista la rosa a disposizione di Mancini: con la giusta rotazione di uomini, ne avrà sempre a disposizione di freschi. Noi comunque non molliamo, anche se non abbiamo le stesse loro potenzialità». Alcune di queste sono anche finite ko: di Camoranesi la Juve dovrà fare a meno almeno fino a fine gennaio, mentre è di ieri il forfait di Iaquinta (tonsillite). Contento o no di subentrare causa ko altrui, toccherà a Del Piero prendere il posto dell'ex udinese, mentre Salihamidzic, Marchionni e Palladino si disputeranno la maglia del campione del mondo.

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