L'ultima volta che ho parlato con Spalletti gli ho posto la ...
Il Capitano, invece, meditava il rientro nonostante qualche acciacco di troppo nel fisico ma una certezza di vittoria nello spirito. Spalletti rispose al mio banalissimo quesito facendo spallucce e sgranando gli occhi come fa lui, mescolando ironia a compostezza: «Ma certo che possono giocare insieme, Totti e Vucinic: i campioni si ritrovano sempre». Ok. Lo pensavo - e lo penso - anch'io. Ma non poteva non tornarmi in mente quel tormentone nerazzurro che si era mosso intorno alla possibilità di far giocare insieme Vieri e Adriano, ma sì, ma non e' un problema, i campioni sanno adeguarsi alle necessità... Poi sono spariti entrambi. Naturalmente, io resto della mia idea, che Vucinic può giocare da prima punta e Totti...fare il Totti, ovvero disporre al meglio - e secondo necessità contingenti - della propria immensa classe. Ma perché a Livorno non è successo? Perché quella manovra offensiva asfittica che portava a segno soltanto De Rossi, il nuovo gladiatore, forte di giovinezza e volonta' e altruismo, mentre perdeva il valore aggiunto di assi come Taddei (smarrito) e Mancini (svogliato?), con l'effetto di portare a smarrimento anche i centrocampisti e i difensori? Avete visto Panucci, glorioso goleador d'emergenza? Smarrito lui pure. E allora ripropongo un quesito che non accetta ironici accenti: «Vucinic e Totti insieme, si può?». Io resto della mia idea: sì. Ma dico anche: nel dubbio, voglio un Totti al cento per cento, per tornare alla Roma perfetta di due mesi fa. Sennò, Vucinic a oltranza.