Giancarlo Baccini Che ...
Ma tutto ci si poteva aspettare tranne che a comunicarle in anteprima fosse Alonso stesso e non la scuderia. Per rompere sibillinamente gli indugi lo spagnolo ha utilizzato il suo sito internet personale. Due righe con una sola indicazione: contratto valido per il 2008. La Renault, in affannoso recupero, ha confermato la notizia con circa un'ora di ritardo, diramando un comunicato stampa assai più lungo ma non meno sibillino, perché neppure in esso c'è traccia di cosa faranno le parti negli anni successivi al prossimo. L'unica aggiunta «sostanziosa» è la conferma che il compagno di squadra di Alonso sarà il 22enne Nelsinho Piquet, figlio del tre volte iridato brasiliano Nelson e già terzo pilota del team (così adesso Kovalainen e Fisichella sono a piedi). Per capire qual è la durata dell'accordo e quali le sue dimensioni finanziarie possiamo dunque far ricorso soltanto alla logica e ai «si dice». La logica ci spinge a pensare che l'assenza di accenni al 2009 e seguenti significhi che il contratto preveda estensioni soltanto con la formula dell'opzione in favore del pilota (a fine campionato, cioè, sarà Alonso a decidere se restare o andarsene). I «si dice» fanno ammontare all'astronomica cifra di 35 milioni di euro l'anno il compenso. Una cifra che neppure Schumacher aveva mai avuto il coraggio di chiedere. Se le cose stanno davvero così, la durata e l'entità del contratto fanno ritenere che la Renault, uscita a pezzi dal 2007, fosse disposta a qualsiasi concessione pur di tentare il restauro dell'immagine perduta, e che Alonso abbia ottenuto carta bianca. L'arroganza con la quale ha volutamente spiazzato l'ufficio stampa della scuderia conferma che egli ritiene di potersi comportare da padrone e vedremo se Briatore saprà metabolizzare questo declassamento a uomo di facciata... Le minestre riscaldate, si sa, rischiano di risultare indigeste, ma per la Renault l'unica alternativa era il disimpegno dalla F1. Non c'è infatti dubbio che dopo il ritiro di Schumacher lo spagnolo sia rimasto l'unico pilota in attività capace di catalizzare le energie di un team. E' prima di tutto un grandissimo collaudatore, in grado di indirizzare lo sviluppo di una macchina verso la competitività (e vedremo come se la caverà la McLaren, senza di lui). E poi va forte e vince, dunque motiva il team. Se la Renault 2008 sarà almeno passabile, Alonso farà vedere i sorci verdi sia a Raikkonen sia (e soprattutto) ad Hamilton. Resta un altro punto interrogativo. Firmando per un solo anno Alonso s'è tenuto le mani libere per il 2009. Per andarsene dove, eventualmente? Alla Ferrari no, perché fino al 2010 non c'è posto. I giapponesi? Mah... Secondo me l'indiziata n.1 è la Bmw: sai che gusto, a battere la Mercedes in un derby tutto tedesco?