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L'ex Recoba prepara lo scherzo all'Inter

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Con l'Inter e i suoi tifosi, con Moratti soprattutto: «A giugno mi scadrà il contratto: gli anni in cui potevo regalare un po' di tempo sono passati. Adesso voglio finire la carriera giocando a calcio». Probabilmente non più all'Inter, non fosse altro perché Mancini siederà ancora in panchina e tra i due non è mai scoccata la scintilla della passione: «Non ho nulla contro di lui - ha detto ieri l'allenatore - ognuno vede il calcio a modo proprio, non per questo si è nemici l'uno dell'altro. Penso solo alla partita e al Toro, non ai singoli. I granata sono una squadra solida e a San Siro hanno già pareggiato col Milan. Loro hanno riposato e la nostra stanchezza potrebbe anche influire». Il braccio di ferro con la Roma prosegue e proseguirà, Mancini non si illude: «Magari noi siamo più belli dei giallorossi. Inter e Roma sono due squadre indubbiamente forti, ma diverse per qualità tecniche e per giocatori: credo che siano le due squadre migliori del campionato. La differenza magari è a livello tattico e sul piano fisico: noi siamo più potenti, loro più agili. Difficile però dire chi potrà essere la migliore alla lunga». Incideranno magari gli infortuni e le fatiche della Champions. A proposito di formazioni: Toro senza Corini e con Rosina probabilmente in panca, Inter che non rischierà ancora Materazzi dal primo minuto e che a centrocampo dovrà inventarsi probabilmente Chivu vista la penuria di giocatori di ruolo. Oppure confermare Pelè. Tutto sommato, Mancini potrebbe non avere torto nel temere uno sgambetto: certo che e avvenisse per colpa di Recoba ci sarebbe davvero da mettersi a ridere.

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