Giancarlo Baccini Oggi è un ...
Il caso McLaren-Renault assomiglia soltanto in apparenza alla spy-story Ferrari-McLaren che ci ha tenuti col fiato sospeso per tutta l'estate. Qui si trattò del furto dei progetti della F2007 perpetrato a Maranello da un dipendente infedele che poi li spedì al capo progettista della McLaren a Woking, dove le soluzioni studiate dalla Ferrari vennero effettivamente provate anche sulla Mp4-22 almeno nel simulatore. Nella vicenda che verrà esaminata oggi, invece, si tratta di un assai più normale trasferimento di know-how tramite il computer di un ingegnere che cambia casacca nel pieno rispetto di quanto previsto dal diritto del lavoro. In sostanza, se è scontato che Phil Mackereth, il tecnico della McLaren passato alla corte di Briatore nell'ottobre del 2006, si è portato dietro 11 cd pieni di file riguardanti svariati apparati della monoposto che aveva contribuito a progettare non è così scontato il dolo della Renault, che sin dal primo momento in cui è venuta a conoscenza della denuncia della McLaren avrebbe anzi collaborato con la Fia. Vedremo come la penseranno i giudici del Consiglio Mondiale. Se useranno lo stesso metro utilizzato nella precedente spy-story, duro in apparenza ma in sostanza supertenero, la Renault se la caverà con una non-pena (la perdita di punti mondiali 2007 che tanto, essendo pochissimi, averceli o non averceli è lo stesso) e con una multa largamente inferiore ai 100 milioni di dollari pagati dalla McLaren. Qualora le cose andassero così e i vertici della Renault madre decidessero di abbozzare, Flavio Briatore salverebbe la ghirba e potrebbe addirittura chiudere positivamente la trattativa per il ritorno a casa di Fernando Alonso, magari con un contratto di due soli anni in modo da farlo coincidere con la scadenza di quello di Raikkonen alla Ferrari. In questo caso la McLaren prenderebbe come seconda guida Kovalainen e la Renault, lasciato libero Fisichella, affiancherebbe al figliol prodigo il baby Nelsinho Piquet. Se invece la Fia le infliggesse una stangata con riflessi anche in chiave 2008, la Régie non potrebbe non reagire duramente, con un ventaglio di azioni che spazierebbero dal semplice licenziamento di Briatore al ritiro dalla F1. In questo secondo caso Alonso resterebbe a piede libero. Con quali prospettive? Potrebbe riprendere quota quella di un trasferimento alla Red Bull. Oppure potrebbe rivelarsi meno fantasiosa di quanto sembra a prima vista la "rivelazione" del quotidiano sportivo «As», il quale ieri ha sostenuto che Alonso - dietro insistenza degli sponsor spagnoli della McLaren - avrebbe analizzato con i vertici della Mercedes l'ipotesi di riallacciare il rapporto traumaticamente troncato da Ron Dennis quaranta giorni fa.