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L'armata nerazzurra non si ferma più

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Ieri tornava sulla panchina della Fiorentina Cesare Prandelli, mancato a Reggio Calabria e in Coppa Uefa a causa della morte della moglie Manuela. Accolto da un affetto sconfinato, il tecnico viola è entrato sul terreno di gioco da solo, ha raccolto alcune rose bianche lanciate dagli spalti, e ha visto lo striscione esposto dai tifosi della Curva Fiesole: «Il tempo che passa smorzerà il dolore ma se avrai bisogno di lei alza gli occhi al cielo... la sua stella ti guiderà per sempre e ci porterà lontano». Quindi un minuto di raccoglimento di rara intensità; e poi la partita. Nella Fiorentina tornano Mutu e Liverani, Vieri è in panchina (Pazzini in campo), e all'ultimo momento Dainelli dà forfait (gioca Kuzmanovic). L'Inter ha talmente tanti problemi di abbondanza che Mancini se ne crea di nuovi, insistendo su Luis Jiménez reduce da una bella prova di Champions: il cileno va in campo dietro le punte, con Stankovic che si accomoda addirittura in tribuna. Non sarà giornata di gol per Ibrahimovic, ma anche quando non segna Zlatan sa essere decisivo: al 10' disegna un assist profondo per il magistrale taglio di Jiménez (proprio lui!) che brucia Gamberini e incrocia un destro micidiale che vale l'1-0. La Fiore prova a rispondere con Mutu e Pazzini (che non impatta di testa un prezioso assist del romeno al 22'), ma l'Inter non si scompone. Al 26' Frey impedisce il raddoppio a Ibra, e allora quest'ultimo si vendica sfornando un altro assist, per Cruz, che appoggia da sinistra il diagonale del 2-0: è il 44', e la partita è praticamente finita. Nella ripresa Prandelli prova a movimentare le cose, con gli inserimenti di Vieri, Jorgensen e Santana, ma gli ospiti hanno sempre il coltello dalla parte del manico: e Frey, tra l'11' e il 13', mette la sua firma su tre parate che impediscono a Ibra di festeggiare l'ottavo gol in campionato. Da lì in poi solo routine, con l'occasione migliore dei viola (Semioli di testa, para Julio Cesar) che giunge solo al 90'. Una giornata particolare anche alla fine, dicevamo: una novità molto bella è stata proposta dalla Fiorentina, con i giocatori di casa che, disposti sui due lati dell'ingresso al tunnel per gli spogliatoi, hanno aspettato gli avversari e li hanno applauditi. Come nel rugby, gli sconfitti hanno onorato i vincitori. La Lega Calcio tituba (darà l'avallo all'iniziativa?), noi speriamo di rivedere questa scena anche sugli altri campi di gioco.

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