Più dei numeri, sono gli occhi a ...
La stessa situazione si ripropone in questo campionato perché ci sono state partite per soli abbonati, senza curve e senza spettatori ospiti. Senza considerare che per misteriose ragioni una società di serie A, il Cagliari, sistematicamente non comunica i dati relativi agli spettatori ed agli incassi come invece fanno anche le più piccole società di serie C 2. Nell'impossibilità quindi di poter definire numericamente in quale misura il calcio stia perdendo il suo pubblico, ci rimangono le tristi immagini di stadi desolatamente vuoti e comunque mai pieni anche per le partite più importanti. Valga l'esempio di Juventus-Inter, il cosiddetto derby d'Italia, che quest'anno ha avuto 5.497 paganti ai quali vanno aggiunti i 17.225 abbonati per un totale di 22.722 presenti. La stessa partita nella stagione 1998-99 di presenti ne aveva avuti 58.459, molti di più del doppio. Prendiamo il derby romano che quest'anno ha avuto 54.860 spettatori (paganti + abbonati), sette anni fa 77.120, una perdita del 30 per cento. Purtroppo il fenomeno è tipicamente italiano. La prova ce la forniscono le partite di Champions per le quali vediamo stadi gremiti anche dove le squadre di casa non hanno più speranze di qualificazione. L'argomento più gettonato ma anche meno valido, per spiegare questa situazione, è quello dell'eccessivo prezzo dei biglietti. Certo se i prezzi diminuissero il numero degli spettatori forse aumenterebbe ma non in proporzione. Una riduzione del 50 per cento del costo del tagliando non raddoppierebbe le presenze. Sicuramente incidono molto di più altri aspetti che sono la concorrenza della TV, la scomodità degli stadi e il problema della sicurezza. Il guaio è che negli anni si è perduta l'abitudine allo stadio ed il mio timore è che sia molto difficile, se non impossibile, riportarvi il pubblico. Il mio pessimismo è determinato dal fatto che il problema non è stato affrontato, dalla Federazione, dalla Lega ma anche individualmente dai vari club, come l'emergenza - perché di questo si tratta - richiederebbe.