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L'Italia continua a sognare

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Una strada lunga di cui ieri si è fatto un tratto importante. Questo il futuro; il presente, intanto, permette un moderato ottimismo. Quadrati in ogni fondamentale, contro Giourdas e soci, gli azzurri tengono sempre alto il ritmo, non consentendo agli avversari di superare i 20 punti in nessuno dei tre parziali. Nella prima frazione si vede un'ottima pallavolo. Il servizio italiano impedisce fluidità ed incisività al gioco greco. Negli altri due parziali il muro di Mastrangelo e Bovolenta, subentrato a Tencati (out per un problema all'occhio dopo una pallonata presa a muro), chiude spesso la strada agli schiacciatori ellenici che cominciano a sbagliare. Dall'altra parte della rete Meoni è bravissimo a gestire i suoi, alternando il gioco veloce alle palle in banda. Si chiude, a coronamento di una crescita evidente nel fondamentale del servizio, con un ace di Cisolla. Ma è proprio il capitano azzurro a predicare calma: «Dobbiamo essere contenti per il risultato netto a nostro favore e per la regolarità che siamo riusciti ad avere dall'inizio. Rispetto le prime due gare abbiamo avuto meno passaggi a vuoto. La sensazione è che possiamo e dobbiamo crescere ancora per andare avanti, nelle individualità e nel gruppo. E' più importante parlare dell'atteggiamento, della nostra determinazione e della voglia di scendere in campo». E del collettivo parla anche il regista Meoni: «Il nostro è un bel gruppo, c'è voglia di fare bene. Dobbiamo pensare solo alla finale e sperare di andare in Turchia». A fine gara coach Anastasi mantiene un profilo basso, pur non nascondendo una certa soddisfazione. «Partita buona, convincente. Abbiamo interpretato bene la gara con costanza di rendimento. L'attacco è stato il fondamentale che ci ha dato una spinta enorme. Ora, dobbiamo essere pronti a lottare palla su palla. Stiamo riuscendo a sopperire alla mancanza di allenamenti con grande concentrazione; dal punto di vista del gioco l'intesa tra Meoni e gli attaccanti sta crescendo». Poi, guardando al futuro e ai risultati della Coppa del mondo che potrebbero condizionarlo: «Siamo attenti a quel che succede in Giappone, ma dobbiamo conquistare il pass per Pechino senza pensarci; vogliamo arrivare alle Olimpiadi con la nostra dignità».

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