dall'inviato Tiziano Carmellini ...
Peccato per il gol di Cristiano Ronaldo a tempo scaduto a Manchester contro lo Sporting Lisbona che riporta gli inglesi avanti e fa svanire la speranza giallorossa di chiudere in testa il gruppo F. Per il resto però tutto come da programma, dopo il Toto Cutugno di rigore nelle trasferte europee («L' italiano» è il leit motive che ci accoglie ormai ovunque: basta please...), con la Roma che anche senza Totti, Perrotta, Mexes e Aquilani raccoglie il primo successo della sua storia in Ucraina. Spalletti lascia fuori anche Mancini e la Roma parte a testa bassa. Quattro minuti per piegare la Dinamo con un gol di Panucci che verrà prima assegnato a Vucinic e poi solo in un secondo tempo «restituito» all'azzurro. Il difensore giallorosso, sempre e ancora lui, mette dentro un pallone dalla destra, il montenegrino ci si avventa sopra, ma non riesce a toccarla. Movimento e rimbalzo ingannano però Rybka che incassa il primo gol della serata. La Dinamo accusa il colpo, prova a rintuzzare gli attacchi giallorossi ma è ancora la squadra di Spalletti a far vedere le cose migliori. La Roma diventa col passare dei minuti letteralmente padrona del campo. Le scelte di Spalletti pagano, Giuly scardina i meccanismi difensivi degli ucraini e Tonetto sulla fascia sinistra del campo fa quello che vuole mettendo dentro palloni spettacolari. E proprio su un traversone dell'esterno giallorosso Panucci di testa sbaglia una cosa clamorosa. Azione fotocopia al 20', ma stavolta è Giuly a non trovare la porta perché disturbato dalla retroguardia di casa. La replica della Dinamo è affidata a Bangoura ma Doni fa buona guardia. Poi la Roma cambia marcia, inizia a giocare il suo calcio, fatto di palla a terra e tocchi di prima e inserimenti in verticale. Al 32' un tackle di Cassetti a centrocampo lancia Giuly a rete da solo: c'è Vucinic in fuorigioco ma non partecipa all'azione. Il francese infatti fa tutto da solo, dribbla il portiere in uscita e deposita in rete la palla del 2-0. Discorso chiuso e qualora ce ne fosse ancora bisogno il gran gol di Vucinic chiude definitivamente i giochi. Parte tutto ancora una volta da una palla rubata a centrocampo, stavolta da Juan. Lancio profondo sempre di Giuly e il montenegrino stavolta non fa rimpiangere Totti: 3-0 e gara finita. La ripresa è, ovviamente, contenimento con la Dinamo che inizia a picchiare e la Roma che ci mette un po' meno le gambe pensando all'Udinese. L'arbitro Stark non vede un fallo di mano netto in area ucraina, i padroni di casa approfittano di un momento di distrazione di Juan per accorciare le distanze con Bangoura, prima del colpo di grazia firmato ancora Vucinic. Quattro a uno e tutti a casa con una sola tegola: l'infortunio di De Rossi. Scontro con Pizarro e caviglia ko: per domenica è a rischio. La Champions? Il prossimo appuntamento vero, dopo l'inutile gara interna con il Manchester in programma il 12 dicembre all'Olimpico, è per il 21 dicembre a Nyon quando verranno sorteggiati gli accoppiamenti per gli ottavi di finale.