Missione Champions

La vittoria pesantissima di Genova fa passare in secondo piano un problema sempre più presente a Trigoria: gli infortuni e il rapporto mai sereno tra staff medico e tecnico. Ma non c'è tempo per godersi la nuova ventata di ottimismo. Domani si passerà subito al gelo di Kiev per centrare l'accesso agli ottavi di Champions. Non è una sfida da dentro o fuori: se il Manchester batte lo Sporting all'Old Trafford, anche la Roma è matematicamente qualificata con un turno d'anticipo. Ma Spalletti non vuole far calcoli e si è messo in testa di vincere in casa di una Dinamo ormai spacciata. Anche perché in Champions più vinci e più guadagni. I giallorossi dovranno giocare ancora senza capitan Totti. Il capitano ci ha provato anche stavolta con lo stesso risultato ottenuto nell'ultimo mese: bandiera bianca. Ieri mattina si è allenato in campo. Corsa, allunghi ma soprattutto dolore al piede che non vuole sentirne di sparire. E allora il suo nome non finisce nella lista dei convocati e chissà che se tornerà ad esserci domenica, quando all'Olimpico arriva un Udinese con gli stessi punti della Roma (ma una gara in più). La novità positiva per Spalletti è il rientro di Taddei a due mesi esatti dall'infortunio muscolare di Firenze. Oggi il brasiliano partirà con la squadra verso l'Ucraina ma guarderà la partita dalla panchina. Le condizioni atmosferiche suggeriscono la massima cautela. Niente da fare per Mexes, Perrotta e Aquilani che restano a Trigoria. Gioveì il francese effettuerà l'ormai rituale risonanza spettroscopica alla testa nella speranza di avere finalmente l'ok dal medico Brozzi per giocare domenica contro l'Udinese. Gara in cui mancherà lo squalificato Ferrari. A Kiev si vedrà una Roma molto simile a quella che ha espugnato Marassi. Due i possibili cambi: Giuly al posto di Brighi, con Pizarro riportato in mediana, e Cicinho al posto di Cassetti o Panucci. Sempre che Spalletti sia disposto a rinunciare all'uomo del momento.