Marco Grassi La notizia è che per ...
Ma in realtà lo slalom speciale di Panorama (in Canada) qualche buona notizia la riserva ai colori azzurri, a cominciare dalla buona prestazione di Chiara Costazza, settima dopo la prima manche e, in ossequio ad un'ammirevole coerenza, settima anche alla fine. La Costazza è la migliore delle nostre, e per un minutino è stata anche in testa alla gara, ma purtroppo per lei l'austriaca Hosp, scesa immediatamente dopo, ha fatto meglio di 27 centesimi, scalzando immediatamente l'italiana dal vaporoso gradino più alto del podio. E quando anche la slovacca Zuzulova, quint'ultima a scendere, si è piazzata davanti a Chiara (per appena 2 centesimi), si è capito che la Costazza non avrebbe scalato nessuna posizione. Va bene così, comunque. La giornata azzurra è stata completata dal 15esimo posto di Manuela Moelgg (anche lei coerente: era già 15esima dopo la prima manche), che guadagna qualche punticino buono per la classifica generale di Coppa del Mondo, dal 17esimo della Gius, dal 24esimo della Ceresa (brutta seconda manche) e dal 28esimo di Denise Karbon, che ha così guadagnato 3 punti che però non le hanno permesso di salvare il primato in classifica (conquistato sabato). Infatti l'italiana è stata scavalcata dalla vincitrice di ieri, l'austriaca Marlies Schild, che ora ha 262 punti (209 la Karbon, seconda). Schild ha vinto agevolmente lo slalom (due su due per lei, che ovviamente guida pure la classifica di specialità), con 68 centesimi sulla ceca Zahrobska, 69 sulla slovena Jelusic e 87 sulla finlandese Poutiainen. Nella stessa giornata di ieri a Lake Louis si è disputato il supergigante maschile. Il norvegese Aksel Svindal, sceso con il numero 17 di pettorale, è partito con cautela ma nella parte centrale del percorso ha scavato sugli altri un solco che ha poi difeso nell'ultimo tratto. Benjamin Raich, partito prima del norvegese (e fidanzato della Schild), ha visto il rivale superarlo di 44 centesimi; ma nessun altro ha fatto meglio dell'austriaco. Il podio è stato completato dallo svizzero Cuche, che ha pagato 60 centesimi tondi a Svindal; quarto lo sloveno Jerman, quinto il canadese Guay. Gli italiani: Christof Innerhofer è il migliore dei nostri, undicesimo a 1"05 da Svindal; più indietro Moelgg (14esimo) e Staudacher (19esimo).