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Livio Buffo La causa intentata da ...

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Cesare Florimonte, consulente italiano dell'ex presidente del Gruppo Serono, ci parla dei possibili scenari. Florimonte, dove si svolgerà l'Act italiano? «Ci sono due possibilità. La prima è quella di un ritorno in Sicilia con un evento che coinvolga Trapani e Palermo; la seconda ci porta in Sardegna dove, nel 2009, si terrà il G8, presso La Maddalena. Bertarelli ha già avuto alcuni colloqui con il presidente del Consiglio Prodi, il ministro della Difesa Parisi e il presidente della regione Sardegna, Renato Soru. Incontri durante i quali si è addirittura accennato all'eventualità di correre l'America's Cup a La Maddalena». Perché non immaginare di regatare in quel bellissimo mare dopo il G8? «Ci sono delle indubbie difficoltà a realizzare questo progetto ma il posto è stupendo. Inoltre, il governo italiano sarebbe d'accordo. Se Larry Ellison, non avesse fatto i "capricci" in tribunale, spinto da motivi personali contro Bertarelli, la Coppa si disputerebbe come da programma nel 2009. Il rinvio al 2011 (data probabile ma non certa) ha dato questa chance all'Italia». Uno dei momenti più belli della 32ª America's Cup fu l'Act di Trapani, un precedente di cui tener conto. «Per condizioni meteo, pubblico e organizzazione ineccepibile, l'evento di Trapani è stato un successo. Ricordo ancora con piacere la serata inaugurale, quando 1200 persone parteciparono a una cena di gala nella strada principale della città. Quando proposi di disputare un Act a Trapani, Bertarelli e i suoi collaboratori nutrivano alcuni timori, erano indecisi; poi si sono ricreduti e il patron di Alinghi ha elogiato pubblicamente la città, la Sicilia e il senatore D'Alì, il cui contributo è stato essenziale per l'organizzazione della manifestazione». Come commenta la causa Oracle-Alinghi? «Ellison (patron del team USA) è rimasto bruciato dalla sconfitta subita da Luna Rossa nella Louis Vuitton Cup. Dopo, ha assunto Russel Coutts, nemico giurato di Bertarelli e Alinghi. Questo binomio ha complicato le cose, non siamo riusciti a trovare un accordo. A questo punto, ci auguriamo che la Corte Suprema di New York decida equamente, dando soddisfazione ad Alinghi che ha organizzato in maniera straordinaria la 32ª Coppa America».

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