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Prima fra tutte l'Inghilterra (chissà se ci sarà Capello), ma anche la Russia, la Polonia, la Svezia, la Romania o la stessa Scozia. Senza contare le mine vaganti di terza e quarta fascia (Serbia su tutte). Le 53 nazionali europee verranno divise in 9 gruppi, di cui 8 con 6 formazioni ed 1 con 5. Ai Mondiali vanno direttamente solo le prime 9 classificate, mentre le 8 migliori seconde faranno gli spareggi con le 4 vincenti che si qualificano. A Durban è tutto pronto, in altri casi no, visto che la costruzione degli stadi va a rilento dappertutto e in particolare a Città del Capo e Port Elisabeth, dove dovrebbe svolgersi la Confederations Cup del 2009 come una sorta di prova generale. A tal proposito la Fifa ha reso noto che non prenderà nessuna decisione prima del 2008 sia per quello che riguarda gli stadi del Mondiale che sullo svolgimento della Confederations Cup, limitandosi a dire per bocca del suo segretario generale Jerome Valcke che «gli stadi devono essere pronti sette mesi prima delle partite affinché si possa organizzare la vendita dei biglietti e le date devono essere rispettate». Riprendendo queste parole il quotidiano spagnolo "Marca" ha addirittura ipotizzato un cambiamento della sede se entro i primi mesi del 2008 il Sudafrica non darà le garanzie necessarie. Pronte a subentrargli Spagna, Usa, Giappone o Germania. Intanto si è stabilito che a Città del Capo verrà giocata la semifinale del 6 luglio, mentre quella del 7 si farà a Durban e la finale dell'11 a Johannesburg. Nel corso della prima fase le 32 Nazionali giocheranno i tre match in altrettante città diverse, proprio come in Germania. Il governo sudafricano ha stanziato circa 65 milioni di euro per potenziare l'organico della polizia (che dovrebbe passare dagli attuali 31.000 elementi ai 195.000 del 2010) e i mezzi a sua disposizione e la Fifa ha deciso di dare ai residenti del Sudafrica 120.000 biglietti gratuiti e uno stock di tagliandi a prezzi ridotti. L'organizzazione è in moto e non sembra temere ritardi e inconvenienti. Quello di oggi è il primo passo ufficiale di un'avventura che tra gli altri avrà anche il compito di aprire al calcio mondiale le porte dell'Africa.