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Gianfranco Giubilo Si abbassa ...

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Posizioni, per altro, quasi tutte ben delineate. Nel girone dell'Italia si gioca soltanto per la gloria, tutto deciso da sabato quando, vincendo a Glasgow, gli azzurri hanno vistato il passaporto anche per i francesi, spettatori intereressati e plaudenti, forse avrà speso un sorriso anche quel mattacchione di Domenech. Roberto Donadoni e il suo solido gruppo pretendono un ruolo da protagonisti a giugno, quando scatterà la fase finale della competizione, incrociando le dita per il sorteggio di domenica 2 dicembre a Lucerna che potrebbe rivelarsi benevolo, però anche terribile nella peggiore delle ipotesi. Anche se ancora una volta resta qualche dubbio sull'assoluta imparzialità delle urne che, anche per motivi economici alle squadre più quotate qualche piccolo favore sono use riservarlo. Partita in sordina, l'avventura azzurra in questa lunga fase, con il pari interno con la Lituania, molto pesante, e con la sconfitta in Francia, si conclude dunque con accenti trionfali, non penso che la possibile demotivazione possa contraddire un pronostico schiacciante. I simpatici dilettanti delle Isole Far Oer hanno segnato tre gol in undici partite, incassandone quaranta, in questo senso non allarma neanche la figuraccia dei nostri bravi ragazzi nella partita di andata, forse la più brutta di un cammino che ha riservato accenti esaltanti quasi esclusivamente negli episodi conclusivi. Sul piano del gioco, segnali incoraggianti nella trasferta in Ucraina, ma soprattutto in quella di Glasgow, al crocevia del dentro o fuori raramente la nostra Nazionale sbaglia, almeno in questi ultimi anni, così da invertire la sinistra tendenza a fallire l'appuntamento continentale dopo un Mondiale di lusso. Stasera, spazio per nomi nuovi rispetto a sabato, dei romanisti a riposo soltanto Panucci, forse sarebbe stato meglio risparmiare anche Perrotta e De Rossi, in considerazione del ciclo tremendo che aspetta la Roma in questo scorcio di stagione. Ma, francamente, l'impegno del Braglia, perfino con un modulo nuovo, somiglia molto a una tranquilla galoppata di allenamento.

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