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GLASGOW L'Italia aggancia l'Europa ed a perfezionare ...

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Il sorprendente lampo di Panucci è metafora della consacrazione di Roberto Donadoni, il ct che aveva raccolto male l'eredità di Marcello Lippi ed è cresciuto molto strada facendo. Ora davanti alla squadra di Domenech archivia il girone di qualificazione, grazie alla prevedibile passerella con le Far Oer di mercoledì prossimo a Modena valida solo per il primo posto. Si chiude così una settimana difficilissima per il calcio italiano. La Nazionale ha superato lo scoglio scozzese, fatto per la verità più di tifo e folclore che di reale consistenza tecnica. Con una sana gestione della palla dopo il gol del vantaggio di Toni. Ed una eccellente gestione della partita dopo il pari scozzese. Ed ha così realizzato un record: per la prima volta dopo il titolo mondiale, è arrivata la qualificazione europea. Piove a dirotto sull'Hampden Park, nello spicchio di tribuna riservato agli italiani due striscioni per Gabriele Sandri. Una vampata iniziale di marca italiana, una disattenzione difensiva degli scozzesi che lasciavano solo sulla sinistra Di Natale su una rimessa laterale di Zambrotta, e Toni si avventava alla sua maniera sul cross dell'udinese mettendo in rete da pochi passi di esterno destro. Un minuto dopo su cross basso dalla sinistra di Toni Camoranesi andava al tiro ma mandava alto. Nonostante il terreno pesantissimo, il piccolo Di Natale svolgeva un grande lavoro di copertura e di incursione e si vedeva annullare un gol per tocco di mano, il trio milanista di centrocampo macinava palloni ed in difesa i pericoli erano quasi inesistenti fino a quando Pirlo salvava sulla linea un gol fatto di Weir. Al 20' della ripresa, su una punizione di McFadden una respinta corta di Buffon consentiva a Ferguson in posizione di sospetto fuorigioco di battere a rete. E la gara diventava un prolungato corpo a corpo. Donadoni correva ai ripari sostituendo Di Natale con Iaquinta, le speranze scozzesi si rinvigorivano al 35' quando su tocco profondo di Miller, McFadden nel cuore dell'area appoggiava a sinistra per McCulloch che incredibilmente metteva fuori a porta vuota. Poi il sigillo di Panucci. E la festa meritata.

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