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Alessandro Austini [email protected] «Vietando le ...

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All'Io di Masticano, un mega-complesso ospedaliero, si inaugura il Roma Club Regina Elena-San Gallicano. Un' occasione per regalare un sorriso ai pazienti: Totti, Tonetto e Spalletti hanno visitato i reparti di oncologia e ortopedia. Poi è Ilaria D'Amico a condurre le danze mentre nella sala conferenze dell'ospedale si fa il pieno di politici di dichiarata fede giallorossa. Per la Roma c'è anche la Sensi, spalleggiata da due «colonne» di Trigoria come il massaggiatore Rossi e il dirigente Tempestilli. «Questo evento è la dimostrazione che con il calcio si possono fare molte cose buone» spiega l'ad che poi mette le cose in chiaro riguardo al futuro della società. «Gli americani? Quello che dovevamo dire lo abbiamo detto smentendo qualsiasi cosa. Ora basta, la Roma resta alla famiglia Sensi. Mio padre è ancora coinvolto nell'attività della società e questo mi riempie di gioia». La conferma che una parte della famiglia, quella più influente nella causa della Roma, non vuole neanche sentir parlare di cessione. Totti non ha partecipato alla presentazione del nuovo club e poco prima di lasciare l'ospedale ha detto la sua sul momento nero che sta vivendo il calcio italiano. «Ai funerali di Gabriele Sandri ho provato amarezza e commozione: non si può morire così. Sarà strano giocare senza i tifosi romanisti a Genova. Il calcio - prosegue il capitano - è divertimento e non si può cambiarlo per colpa di certe persone». Totti sta facendo l'impossibile per recuperare in vista della trasferta a «Marassi». «Non mi sono ancora allenato, lo farò nei prossimi giorni. Sto meglio, se passa il dolore di sicuro giocherò a Genova». Ieri ha calciato il pallone in palestra: oggi, nonostante il giorno di riposo concesso alla squadra, sarà in campo a Trigoria per provare a correre. Spalletti segue la linea del capitano. «Trasferte vietate? Secondo me è sbagliato, non bisogna fare di tutta un'erba un fascio. Prendendo qualcuno nel mucchio - dice il tecnico - non risolviamo nulla. Bisogna prendere i colpevoli e far rispettare regole. In curva Sud, ad esempio, ci sono ragazzi con valori importanti che ci possono trasmettere insegnamenti. Poi, chi decide queste cose ne sa più di me e i loro provvedimenti vanno accettati». L'allenatore è pronto a seguire l'esempio dell'Atalanta. «Anche noi abbiamo fatto la nostra parte, loro si sono spinti oltre e vanno seguiti».

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