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Udinese fredda e cinica Prima sconfitta Viola

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In campionato, poi, non subiva gol da 450'. Numeri che non lasciavano proprio presagire il successo dell'Udinese, che pure finora era andata bene in casa delle grandi, visto l'1-1 della prima giornata a S. Siro con l'Inter e la vittoria per 0-1 di Torino con la Juventus con gol di Di Natale. Già, proprio lui, che anche a Firenze ha dato la stoccata vincente. Ovviamente nel secondo tempo, che per i friulani si sta rivelando un'eccezionale serbatoio di punti, visto che dopo l'intervallo hanno già incamerato 10 punti in più rispetto ai primi 45' All'inizio i viola hanno chiuso gli ospiti nella loro metà campo, ma non sono riusciti a trovare il gol del vantaggio, perché a tanto giocare non ha corrisposto la concretezza sotto porta, con l'unica conclusione, di Semioli al 7', ben parata da Handanovic. Il gol sembrava nell'aria ed è arrivato, ma da parte dell'Udinese, che al termine di un contropiede perfetto lo ha trovato di testa con Quagliarella su cross di Pepe. La Fiorentina ha reagito e ha trovato il pareggio con uno dei migliori, Pazzini, dopo un'uscita a vuoto di Handanovic su Mutu. Nella ripresa i viola devono rinunciare proprio a Pazzini, infortunato e sostituito da Vieri. Il cambio scombussola i piani d'attacco della Fiorentina, che stenta a ritrovarsi e lascia il fianco ai contropiede dell'Udinese, che al termine di uno di questi, al 23', trova l'1-2 con Di Natale, ancora su assist di Pepe. A quel punto i viola, reduci anche dall'impegno in Uefa di giovedì, non ne hanno più e i friulani sfiorano il terzo gol sempre in contropiede, ancora con Di Natale e Asamoah. Il match si chiude con l'espulsione di Pasqual per fallo da ultimo uomo. Alla fine Prandelli fa chiaramente capire che giocare nelle condizioni emotive di ieri è assurdo («Ma non per giustificare la sconfitta» specifica) e che secondo lui anziché ritardare l'inizio delle gare di dieci minuti era meglio non giocarle proprio.

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